La strada di casa
La fuga dei cervelli è un problema vero. Ma c'è anche chi in Italia ci torna, come questi tre giovani.
Altri sviluppi
La strada di casa
Ci sono i numeri. Quelli dicono che nel decennio 2000-2010, sono partiti dall’Italia 316.000 giovani di età inferiore ai 40 anni. Solo nel 2009 oltre 80.000 persone sono espatriate: + 20% rispetto al 2008. Di questi, sette su dieci sono laureati. La crisi, le opportunità che si restringono, una generazione che cerca un futuro: vengono chiamati “cervelli in fuga”. “La strada di casa”, il reportage di Goffredo d’Onofrio e Carolina Lucchesini, fa il percorso opposto.
Racconta, cioè, coloro che hanno deciso di tornare. Lo fa attraverso tre storie: quella di Paolo Di Napoli,Vincenzo Porzio e Serena Carta, che hanno studiato o lavorato all’estero, due di loro proprio in Svizzera, per poi scegliere di tornare in Italia. «Esiste un altro modo di guardare a questo tema, non solo quello del mainstream», dice Carolina Lucchesini. «Proprio Internet ci ha fatto scoprire le storie che abbiamo poi raccontato.
Chi torna parla di un’altra Italia, quella fatta di sogni, fatica, ostinazione. Di giovani che decidono di tornare, o di restare, per costruire un altro modo di pensare alla crescita di questo paese. Ed è proprio quell’Italia che volevamo documentare».
E se si chiede un “tweet” sui tre protagonisti, Goffredo d’Onofrio risponde: «C’è il ricercatore pluri-laureato che rientra in Italia per collaborare con delle officine popolari, il ragazzo innamorato della propria città che vuole valorizzare il patrimonio artistico e culturale di Napoli e la giornalista che ci aiuta a capire meglio il fenomeno, anche lei ex cervello in fuga, ora pronta a ritrovare la propria strada di casa».
#cervellidiritorno Il blog di Serena CartaCollegamento esterno
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.