L'attentato di Berlino ha innalzato l'allerta in Occidente per le festività natalizie. Al momento non vi sarebbero minacce specifiche, ma in molte città, da entrambe le parti dell’Atlantico, le misure di sicurezza sono rafforzate. L'FBI parla di possibili attacchi dell’Isis negli Stati Uniti, in particolar modo nelle chiese e nei luoghi di raccolta.
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tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 24.12.2016)
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L’allerta dei federali USA segue la pubblicazione su Internet di una lista di nomi e indirizzi da parte dell’autoproclamato Stato islamico, che inciterebbe lupi solitari e cellule dormienti a colpire, a Natale come a Capodanno. Da qui l’appello alle forze dell’ordine ad essere vigili: l’Isis minaccia apertamente obiettivi civili.
In Europa, l’allerta è massima attorno al ritrovo natalizio per eccellenza, la messa di Natale in Vaticano. Sono sbarrate e monitorate con particolare attenzione le strade che portano a San Pietro. Sempre a Roma, è scattato sabato il divieto di transito nel centro storico per i TIR.
La Francia, ferita più volte dagli attentati e possibile paese di transito dell’attentatore di Berlino, per mettere in sicurezza il suo Natale ha mobilitato ben 91 mila uomini, tra poliziotti, gendarmi e militari.
La Germania considera sempre alto il rischio attentati e i suoi mercatini, come quelli di tutte le principali città europee, restano blindati.
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