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La crisi economica del Portogallo

Nel 2011 a causa del suo debito troppo alto fece tremare l'Eurozona. Oggi se ne parla poco ma il paese lusitano è lungi dall'essersi ripreso

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Il Portogallo è stato uno dei quattro paesi europei che nel 2011 aveva fatto tremare l’Eurozona a causa del suo debito troppo alto. Da tempo però non si parla più dell’economia portoghere. Eppure la crisi non è passata e riguarda ancora un quinto della popolazione.

La povertà del Portogallo è silente ma non fa meno male, non è meno dura che altrove. Non è urlata nelle piazze, ma è fatta di portafogli che si svuotano subito, di necessità minime che non possono più essere soddisfatte, come fare la spesa ogni giorno.

Con tre milioni di pensionati e una tassazione che succhia il 45% dei redditi dei contribuenti – il salario minimo è di appena 485 euro al mese – il Portogallo si sente sempre più piccolo, e ai margini di un’Europa che non riconosce più. Nostro reportage.

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