La televisione svizzera per l’Italia

La casa del boss non si tocca

Per 14 anni nessuno ha voluto abbattere l'abitazione abusiva dei Pesce a Rosarno. Poi un imprenditore edile che vive sotto scorta da 17 anni per aver denunciato la 'Ndrangheta ha accettato il lavoro...

Altri sviluppi

Chi osa abbattere una casa appartenente a un boss della ‘Ndrangheta? Nessuno. O quasi. Seppur abusiva – costruita in un’area archeologica a Rosarno – l’abitazione è stata abitata fino alla fino a giugno 2011. E questo nonostante l’ingiunzione di abbattimento fosse del 2000…

La casa abusiva apparteneva ai boss della famiglia Pesce di Rosarno: 250 m2 su un solo piano, realizzata a metà degli anni ’80 in piena zona archeologica.

Tutti i bandi pubblici per appaltare l’abbattimento della casa sono andati deserti. L’ultimo dei quali fatto un anno fa. Il prefetto di Reggio Calabria ha dunque deciso di accelerare l’iter ed ha contattato l’impresa di Gaetano Saffioti che da 17 anni vive sotto scorta per avere denunciato boss e gregari della ‘ndrangheta della Piana di Gioia Tauro. Saffioti ha accettato subito il lavoro e oggi la casa è stata finalmente demolita.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR