L’uragano Ida non risparmia New York
La coda dell'uragano Ida paralizza New York. La Grande Mela si è svegliata allagata dopo piogge record che hanno causato la morte di almeno 22 persone e mandato in tilt il sistema di trasporto pubblico. La metropolitana è praticamente bloccata con alcune stazioni completamente sommerse dall'acqua, i treni per Washington e Boston sospesi, gli aeroporti funzionano a singhiozzo, le strade sembrano fiumi tanto che i primi soccorsi sono effettuati con i gommoni. E ai residenti è stato chiesto di evitare tutti gli spostamenti non essenziali con mezzi propri.
“Parlare di un evento senza precedenti è un eufemismo”, ha sintetizzato la governatrice dello Stato Kathryn Hochul, alle prese con la sua prima emergenza da quando ha preso il posto di Andrew Cuomo. Dichiarando lo stato di emergenza, il sindaco di New York Bill de Blasio ha assicurato che tutte le risorse saranno messe in campo per aiutare coloro che sono stati più duramente colpiti dalle piogge torrenziali.
Solo a Central Park ci sono state precipitazioni record per oltre 30 centimetri di acqua nel giro di poche ore, causando la caduta di diversi alberi. Prospect Park a Brooklyn è inondata: “Sembra un lago”, hanno commentato alcuni residenti senza nascondere il proprio stupore per aver ricevuto solo in nottata l’allerta tornado dal National Weather Service.
Altrettanto drammatica la situazione in New Jersey. L’aeroporto di Newark funziona a fatica con decine di cancellazioni. Strade e autostrade fanno i conti con i danni causati dai tornado che si sono abbattuti nell’area. Migliaia di persone sono senza elettricità. In Pennsylvania, Philadelphia è allagata con molte auto sommerse, mentre diverse contee hanno ordinato l’evacuazione nel tentativo di contenere i danni.
Dopo la devastazione in Louisiana, l’uragano Ida ha così scaricato tutta la sua furia sul Nord est degli Stati Uniti, portando alla ribalta nuovamente il tema del cambiamento climatico. L’area è infatti divenuta negli ultimi anni sempre più esposta ad eventi meteo estremi e Ida è arrivata a soli dieci giorni dalla tempesta tropicale Henri, rivelandosi ben più dannosa del suo temuto predecessore. “Dobbiamo essere più preparati al fatto che eventi estremi stanno ormai diventando la normalità”, ha ammesso Hochul.
Nonostante l’allerta per l’arrivo di Ida, quasi nessuno aveva previsto o anche solo immaginato quanto si è verificato a New York e in New Jersey, dove le piogge hanno causato complessivamente almeno 22 vittime, fra le quali un bambino di due anni. Nella città di New York l’area più colpita è stato il Queens, dove un’intera famiglia è stata uccisa dalle inondazioni: i corpi senza vita – un uomo di 50 anni, una donna di 48 e un bambino di 2 – sono stati rinvenuti all’interno della loro abitazione. Un uomo di 66 anni è stato trovato morto a Brooklyn nel seminterrato del suo appartamento. In New Jersey le vittime sono state almeno 14, inclusa una famiglia di cinque persone trovata morta in casa. Il bilancio dei morti in Pennsylvania è di tre persone, anche se le autorità prevedono che il numero sia destinato a salire con i soccorsi che raggiungono le aree più remote.
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