L’organocatalisi vale il Nobel per la chimica
Il Nobel 2021 per la chimica è stato attribuito dal comitato svedese a Benjamin List e David W.C. MacMillan, un tedesco e uno statunitense di origine scozzese, "per lo sviluppo dell'organocatalisi asimmetrica", uno strumento di costruzione delle molecole più "verde" che ha facilitato in particolare la ricerca farmaceutica, ma anche per esempio quella sulle batterie e le celle solari.
L’annuncio è stato dato oggi, mercoledì, a Stoccolma. Lo studioso dell’istituto Max Planck e quello dell’Università di Princeton sono entrambi 53enni.
I catalizzatori della reazioni, che le accelerano senza far parte del prodotto finale, sono fondamentali in chimica e a lungo se ne sono utilizzati solo di due tipi: metalli ed enzimi. List e MacMillan nel 2000, in maniera indipendente fra loro, hanno messo a punto un nuovo metodo che da allora, è stato detto nella motivazione, “si è sviluppato a una velocità prodigiosa” e sta già dando “grande beneficio all’umanità”. I nuovi catalizzatori sono spesso molto più efficienti dei precedenti, permettono di rinunciare a metalli inquinanti e anche di selezionare le molecole da ottenere, riducendo gli scarti.
“Non me lo aspettavo”, ha dichiarato List, che ha ricevuto la telefonata di annuncio mentre era in vacanza ad Amsterdam con la famiglia. Inizialmente non sapeva che anche MacMillan stesse lavorando alla stessa idea, che ha ritenuto “stupida” fino a quando non ha funzionato.
I due ricercatori succedono alla francese Emmanuelle Charpentier e alla statunitense Jennifer Doudna, ricompensate nel 2020. Il Nobel è dotato di una medaglia d’oro e di un assegno di 10 milioni di corone svedese (l’equivalente di 1,05 milioni di franchi al cambio attuale).
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