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Iraq, incendio in maternità, 12 vittime

È accaduto nel più grande ospedale della capitale Baghdad; morti 12 neonati prematuri; causa del rogo sarebbe un cortocircuito

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Un incendio ha devastato il reparto maternità del più grande ospedale di Baghdad, in Iraq. Le vittime sono 12 neonati. La causa della tragedia sarebbe un cortocircuito. La struttura, come altre irachene a gestione pubblica, non rispettava norme di protezione anti incendio.

È qui al reparto maternità dell’ospedale Yarmouk di Baghdad, che martedì poco dopo la mezzanotte, la gioia per la nascita di un figlio è andata in fumo a causa, pare, di un corto circuito.

“L’incendio è divampato velocemente e ha fatto molti danni sia allo stabile che ai bambini”, ricostruisce Amir al-Mukhtar del Ministero della Salute. “12 neonati prematuri su 20 sono morti. Gli altri 8 e 29 donne sono stati invece portati in altri ospedali.”

Shaima si era allontanata per preparare un po’ di latte in polvere per suo bambino e non poteva sapere che non l’avrebbe mai più rivisto vivo: “Ho visto i corpi dei bimbi bruciati ed è stato terribile. Per restare incinta ho dovuto subire molti trattamenti e dopo tutto questo, ho ricevuto indietro un figlio carbonizzato.”

Questa donna era venuta a trovare una parente, ora ricoverata per ustioni, e il suo neonato, bruciato dentro ad un’incubatrice: “Ho chiesto dov’era il bambino e mi hanno mandata all’obitorio. L’ho trovato lì in una scatola di cartone e non sono neppure sicura sia proprio lui.”

Ci vorranno una ventina di giorni per identificare le piccole vittime e avere certezze. All’attesa va aggiunta la rabbia per la mancanza di strutture sanitarie adeguate, che l’estate scorsa aveva provocato un’ondata di proteste. L’ospedale Yarmuk, vetusto, è uno dei più grandi della capitale, eppure non rispetta le norme antincendio.

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