L’incredibile storia del furto e della restituzione di Ritratto di donna con moschettiere a Boston nel 1969.
Questo contenuto è stato pubblicato al
5 minuti
Massimiliano Herber, RSI
Contenuto esterno
Quando suo fratello lo chiamò per dirgli che aveva rubato un Picasso, Whit aveva sentito solo puzza di guai; non avrebbe immaginato che quel dipinto gli avrebbe consegnato il ricordo più caro e intimo della sua famiglia, la figura di suo padre sotto una nuova luce.
Quella di Whitcomb Rummel Jr. è la storia di un segreto di famiglia custodito per oltre 50 anni ed ha inizio a Boston nella primavera del 1969. Dopo la tempesta di neve che a febbraio aveva a lungo paralizzato la città, i disagi e i ritardi all’aeroporto Logan continuano. Diversa merce scaricata è a lungo incustodita. Il fratello 25enne di Whit, Bill, lavora per una compagnia cargo e approfittando del caos che regna allo scalo, alcuni pacchi … finiscono nella sua Chevrolet. Giunto a casa scopre che uno di questi proviene da Parigi e contiene “Ritratto di donna con moschettiere”, un’opera che Picasso dipinse nel 1967, omaggio ai maestri fiamminghi, come Rembrandt, con cui l’artista spagnolo desiderava confrontarsi. Il dipinto era stato venduto per 75mila dollari.
Dopo qualche giorno di ritardo la galleria di Milwaukee a cui l’opera era destinata diede l’allarme e sulle tracce del ladro del Picasso si mise l’FBI. Quando gli inquirenti federali bussarono alle porte della ditta in cui lavorava Bill iniziò ad aver paura e chiama nuovamente il fratello. La risposta di Whit è immediata: “Chiama papà, è il nostro risolvi problemi, ci ha tirato fuori da talmente tanti guai… è la persona con cui parlare”.
“Puoi tenerlo o puoi restituirlo”
Whitcomb Senior Jr. era un 60enne ristoratore del Maine, il “Re dei gelati” di Waterville, dove da tempo aveva un’attività di successo. Agli occhi dei figli, una figura austera, severa anche se caratteriale e immediatamente pone il figlio davanti a una scelta: “Puoi tenerlo, accantonarlo per un po’ e poi magari tra trent’anni varrà qualche milione di dollari, oppure… puoi restituirlo”. Il figlio preoccupato di avere l’FBI alle sue calcagna non ha esitazioni: vuole riconsegnare il Picasso.
Il padre chiede a Whit, all’epoca 22enne al college in Louisiana, di scrivere un messaggio anonimo per allontanare i sospetti dal fratello e poi, meno di due mesi dopo la scomparsa del Picasso, raggiunge il figlio maggiore a Boston per la restituzione. Cammuffati come delle spie, con impermeabile, occhiali scuri e cappello, i due raggiungono i paraggi del Museo di belle arti e poi caricano il Picasso su un taxi con l’indicazione di lasciarlo all’ingresso del museo. “Al tassista, ricorda il figlio, mio padre diede 50 dollari, che oggi varrebbero qualche centinaio di dollari, e poi chiamandolo per nome usò un tono minaccioso: “Non ti pentirai di averlo fatto, ma sappi… che so il tuo nome!”.
La restituzione anonima
La restituzione avviene senza intoppi e i giornali del giorno dopo riportano la fotografia del direttore del Museo sollevato e divertito per il Picasso ritrovato. La firma del messaggio in codice inventata da Whit – “Robbin Hood” – incuriosisce e interroga e i sospetti si spostano sulla malavita locale. Ma la soddisfazione di padre e figli è di breve durata. La prudenza impone cautela, il padre fa promettere a Bill e Whit di mai rivelare alla mamma quanto avvenuto. Dopo soli tre anni Whit Senior muore, mentre sua moglie vivrà fino al 2008.
“Il giorno del funerale di nostro padre – racconta Whit – io e mio fratello abbiamo fatto un patto: dobbiamo ritrovare quel Picasso!”. A lungo le ricerche dei due fratelli vanno a vuoto. Nel 2015 Bill muore, ma Whit non si dà per vinto. Finché non giungono alla scoperta: in questi oltre 50 anni il Picasso non è mai passato di mano e l’ultima volta che fu esposto in pubblico è stato nell’autunno del 1971, a Milwaukee. Come aveva detto il padre, oggi quel “Ritratto di donna con moschettiere” varrebbe qualche milione, ma per Whit il suo valore è assai diverso. “Noi – rivela nel corso dell’intervista – in fondo, non conoscevamo nostro padre, la sua infanzia difficile, gli stenti e le fatiche, per noi era una figura un po’ distante e severa, anche quando ci tirava fuori dai guai. Ma quella volta… fu una delle pochissime volte in cui noi tre, mio papà, mio fratello e io, abbiamo fatto qualcosa insieme… E ripensandoci, come sono stato fortunato!”.
La storia rivelata nel 2023
La storia, rivelata la prima volta quest’anno al New York Times per la Festa del Papà a giugno, confessa Whit “non è ancora finita”. “Io e mio fratello, ci dicevamo spesso – racconta l’oggi 76enne – che quando lo avremmo trovato – non importa dove… – ci saremmo fatti scattare una foto insieme davanti al “nostro Picasso””. E quel desiderio rimane intatto: “Il mio sogno è riuscire a farci un selfie davanti a quel Picasso: mio figlio ed io, con la foto di mio padre, con mio nipote con la foto di mio fratello. >E… costi quel che costi, ci riusciremo!”.
L’Agenzia spaziale europea apre un primo sito in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Agenzia spaziale europea (ESA), in collaborazione con l'Istituto Paul Scherrer (PSI), ha inaugurato martedì a Villigen (canton Argovia) il nuovo Centro europeo per l'innovazione tecnologica di punta in ambito spaziale.
C’è stato un netto aumento dei crolli al ghiacciaio sopra Blatten
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nella zona di Blatten, il villaggio della Lötschental (VS) minacciato da giorni da una frana, sono nettamente aumentati i crolli del ghiacciaio situato sopra il paese.
L’aumento dei premi di cassa malati sarà più contenuto nel 2026
Questo contenuto è stato pubblicato al
Anche il prossimo anno i premi malattia aumenteranno, ma l'incremento dovrebbe essere meno marcato rispetto a quello annunciato lo scorso anno per il 2025, quando era del 6%.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un team del Politecnico federale di Zurigo ha sviluppato un assorbente “intelligente” in grado di rilevare precocemente malattie come il cancro alle ovaie o l'endometriosi.
Roche punta su un nuovo antibiotico contro i super-batteri
Questo contenuto è stato pubblicato al
Importante passo avanti per Roche nel campo degli antibiotici di nuova generazione, un settore dal quale molte altre aziende si sono ritirate negli ultimi anni.
Collezione Bührle, c’è un’intesa sulla ricerca della provenienza delle opere
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le opere della Collezione Bührle rimarranno in prestito permanente presso il Kunsthaus di Zurigo e la Zürcher Kunstgesellschaft (ZKG), l'associazione che gestisce le collezioni del museo, si occuperà della ricerca sulla provenienza.
Le principali aziende svizzere crescono di più di quelle dell’UE
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2024, in un contesto globale difficile, le principali aziende svizzere hanno registrato una buona performance in termini di fatturato e di utili, mentre le grandi imprese europee hanno subito una battuta d'arresto.
Le PMI si affidano alla cerchia di conoscenti per assegnare i mandati nei CdA
Questo contenuto è stato pubblicato al
La stragrande maggioranza dei membri dei consigli di amministrazione (Cda) delle piccole e medie imprese PMI elvetiche viene reclutata attraverso reti di conoscenze personali.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Moriva 50 anni fa Pablo Picasso
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'artista iberico è da moltissimi ritenuto un genio assoluto, ma per molti anche un uomo dall'atteggiamento discutibile.
Comprano casa e scoprono 4’000 dipinti di un maestro del ‘900
Questo contenuto è stato pubblicato al
In una casa abbandonata ad Ascona da oltre 15 anni, sono stati scoperti oltre 4'000 dipinti dell'artista italo-svizzero Luigi Pericle.
Dalla Svizzera alle Baleari con un Picasso in valigia
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le autorità spagnole hanno sequestrato un disegno attribuito a Picasso che un viaggiatore svizzero trasportava nel proprio bagaglio.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’Italia, dal ragguardevole patrimonio culturale, cerca da decenni di arginare il fenomeno del traffico illecito di beni culturali.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Si apre domenica alla Fondazione Beyeler di Riehen. Presenta 75 opere dell'artista spagnolo realizzate tra il 1901 e il 1906. È la mostra dei record.
Basilea e Picasso, la storia di un profondo legame
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Arte. Denaro. 50 anni Picasso-storyCollegamento esterno“. È il titolo della mostra dedicata alle persone e agli eventi che hanno contribuito a legare profondamente l’opera di Picasso alla città di Basilea. È una storia di cui i basilesi parlano volentieri. La famiglia Staechelin aveva messo in vendita per ragioni finanziarie due dipinti dell’artista spagnolo che le…
Parigi, in mostra l’amicizia tra Picasso e Giacometti
Questo contenuto è stato pubblicato al
Parigi , 1931. Luogo e anno del primo incontro tra Alberto Giacometti e Pablo Picasso. Tra i due artisti è l’inizio di una lunga amicizia che nella capitale francese li porterà spesso ad incontrarsi per discutere delle loro opere. Proprio legame, il Museo Picasso di Parigi dedica ora una mostra. Il primo incontro avviene nel…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nella vita Pablo Picasso ha avuto molte donne, ma la più importante è stata sicuramente l’ultima. Questa donna si chiamava Jacqueline, è stata la seconda moglie dell’artista spagnolo ed è protagonista di una spettacolare mostra a Martigny. La visitiamo in anteprima. Il momento è solenne, attorno a noi decine di capolavori di Picasso vengono appesi…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.