Il Dipartimento affari esteri ha discriminato l’italiano
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Lo dice il Governo rispondendo a delle interpellanze
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha violato la Legge sulle lingue nazionali e la comprensione tra le comunità linguistiche (LLing) pubblicando bandi di concorso palesemente pregiudizievoli per gli italofoni.
Lo ammette il Consiglio federale rispondendo a interpellanze dei consiglieri nazionali ticinesi PPD Marco Romano e Fabio Regazzi che facevano riferimento a dei bandi di concorso per ingegneri nel genio civile. Si denunciava in particolare il criterio «di madrelingua francese o tedesca» che doveva essere soddisfatto dai candidati e che escludeva quindi gli italofoni.
Nella sua risposta il governo condivide il parere dei due consiglieri nazionali. I testi dei bandi di concorso «non sono conformi né alla legge sulle lingue né alle relative norme di applicazione» e il criterio relativo alla madrelingua è effettivamente «discriminatorio».
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