Spiraglio diplomatico nel conflitto in Ucraina
Dopo le bombe è forse giunto il tempo delle parole. I colloqui tra Ucraina e Russia continuano e sembrano ora "più realistici". Così si è espresso il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso pronunciato a notte fonda. Dichiarazione confermata dal ministro degli esteri di Mosca, Serghei Lavrov: "I negoziati con l'Ucraina non sono facili, ma c'è la possibilità di un compromesso".
“Tutte le guerre terminano con un accordo”, ha detto Zelensky, ricordando come i negoziati fra le delegazioni di Mosca e di Kiev in corso siano “difficili”, ma “di fondamentale importanza”.
“E mi dicono che le posizioni ai colloqui ora suonano più realistiche”, ha aggiunto e “c’è sicuramente spazio per compromessi”. “Abbiamo comunque bisogno di tempo perché le decisioni da prendere siano nell’interesse dell’Ucraina”, ha concluso Zelensky.
Possibilista anche Lavrov
“I negoziati con l’Ucraina non sono facili, ma c’è la possibilità di un compromesso”, ha affermato dal canto suo il ministro degli esteri di Mosca, Serghei Lavrov, citato dall’agenzia di stampa ufficiale russa Tass.
“Mi baso sulle valutazioni fornite dai nostri negoziatori, i quali dicono che i negoziati non stanno andando bene per ovvi motivi, ma che c’è comunque un margine di speranza di raggiungere un compromesso”, ha detto Lavrov.
Questi ha ribadito che per la Russia i punti chiave nella trattativa con Kiev sono la sicurezza delle popolazioni russofone nell’est dell’Ucraina e la sua smilitarizzazione.
Possibile neutralità
Ma, parlando con il gruppo dei media russo Rbs, rilanciato dall’agenzia di stampa Reuters su Twitter, ha detto che anche “l’uso della lingua russa e la libertà di espressione sono importanti”. Per il ministro, alcune formulazioni di un accordo con l’Ucraina sono “vicine” a un’intesa, mentre lo status neutrale per Kiev viene “seriamente considerato”.
Secondo il capo negoziatore russo ai colloqui con l’Ucraina, Vladimir Medinsky, Kiev sarebbe disponibile ad assumere uno status di “neutralità smilitarizzata, stile Austria o Svezia, con un proprio esercito”.
Stando ad altre fonti (l’agenzia di stampa France-Presse) il presidente ucraino Volodymyr Zelensky però, rifiuta l’idea di un modello austriaco o svedese di neutralità del paese e vuole garanzie di sicurezza.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.