Il Parlamento ha approvato il secondo pacchetto concordato con l'Eurozona; il partito del premier Tsipras rimane diviso ma le fila dei dissidenti si assottigliano
Nella notte tra mercoledì e giovedì, il parlamento greco ha approvato con ampia maggioranza -230 sì, su 298 voti- il secondo pacchetto di riforme concordate con l’Eurozona.
Un sì giunto malgrado le divisioni interne di Syriza, il partito del premier Alexis Tsipras, nel quale però le fila degli oppositori all’austerità si assottigliano, anche se di poco.
Un’approvazione sostenuta, a sorpresa, anche dall’ex ministro delle finanze Yanis Varoufakis, che aveva invece respinto il primo pacchetto di riforme. Lo avrebbe fatto per far guadagnare tempo al governo nella trattativa con i creditori.
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