Per il 1° maggio, le proteste più accese erano attese in Francia, da circa due mesi alle prese con popolatissime manifestazioni di piazza, a volte anche violente, contro un progetto di legge sulla riforma del lavoro.
Una riforma intesa dal governo per rilanciare l’economia, ma accusata da più parti di facilitare i licenziamenti, promuovere il precariato e di essere troppo favorevole agli imprenditori.
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1° maggio in Francia, contro la riforma del lavoro
A Parigi i sindacati, insolitamente uniti, hanno indetto una protesta che si è per lo più svolta pacificamente salvo qualche scontro di una parte dei manifestanti con la polizia.
Circa 84 mila persone sono scese in piazza anche nelle altre città francesi trasformando questo primo maggio in una protesta nazionale contro il governo socialista e lo stesso Hollande.
La bassissima popolarità del presidente socialista in francia sta agevolando ulteriormente l’avanzata dell’estrema destra francese. A festeggiare il Primo maggio, domenica, a Parigi c’era anche il Front National, sempre più forte a livello elettorale proprio per la capacità di penetrazione nei ceti più popolari.
Questa volta, però, le festa si è divisa in due cerimonie, seguendo le due diverse anime della famiglia Le Pen [cfr.video principale].
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