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Assistenza al suicidio in Germania, divieto giudicato incostituzionale

Una legge tedesca che vieta di fornire servizi di assistenza al suicidio è stata giudicata incostituzionale. La decisione rappresenta una vittoria per chi difende il diritto di ognuno a scegliere sulla fine della propria vita, ma è stata fortemente criticata dalle istituzioni religiose cattoliche e protestanti.

Questo contenuto è stato pubblicato il 26 febbraio 2020 - 21:25
tvsvizzera.it/Zz/reuters/afp con RSI (TG del 26.02.2020)
La decisione della Corte costituzionale è stata accolta con favore da molti, ma non tutti. Keystone / Thorsten Wagner

 A sollecitare la Corte costituzionale in Germania sono state delle associazioni di aiuto al suicidio tedesche e svizzere. Queste chiedevano l'annullamento di una legge del 2015 che proibisce l'assistenza al suicidio "organizzata" e la sua promozione.

Dall'introduzione della misura, che contempla pene fino a 3 anni di prigione, molti malati in fase terminale sono andati all'estero o si sono rivolti ai propri cari per mettere fine alla loro vita.

Secondo i giudici di Karlsruhe, la Costituzione tedesca garantisce "il diritto di scegliere la propria morte" che ingloba anche la libertà di suicidarsi o di ricorrere a una assistenza al suicidio volontaria da parte di terzi.

La legge del 2015 è dunque incompatibile con la Carta fondamentale e va annullata. Il Parlamento dovrà adattare le regole tenendo conto della decisione.

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