Coronavirus, prime riaperture in Austria
È iniziata martedì in Austria la prima fase di riapertura degli esercizi commerciali finora chiusi per arginare l'epidemia di coronavirus. Hanno potuto riaprire i battenti i negozi con una superficie inferiore ai 400 metri quadrati, i vivai e i centri fai-da-te. Finora erano consentiti, oltre ai negozi di generi alimentari, solo farmacie, banche, uffici postali, stazioni di servizio e imprese di pulizia.
Il riavvio dell’intero settore commerciale -inclusi parrucchieri, nonché bar e ristoranti- è previsto invece per maggio.
Chi ha riaperto martedì dovrà garantire la distanza sociale e non potrà far entrare più di un cliente ogni 20 metri quadrati.
Per i clienti, resta l’obbligo di coprire bocca e naso, in vigore da oltre una settimana nei supermercati ed esteso lunedì ai mezzi pubblici, in tutto il Paese.
Chi è sprovvisto di mascherina può comprarla all’ingresso di molti negozi al prezzo di un euro, ma è consentito anche l’uso di scaldacollo o foulard.
Pur con un numero di contagi relativamente basso, l’Austria era stata tra i primi Paesi a introdurre severe misure anti-coronavirus. È ora tra i primi a riaprire parzialmente le sue attività economiche.
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