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Veleno nei cibi per bebè, fermato un sospetto

Un uomo di 53 anni è stato fermato venerdì nei pressi di Tubinga, poiché sospettato di essere l’autore dell’avvelenamento di omogeneizzati scoperto nei supermercati di Friedrichshafen, sul Lago di Costanza. Una caccia all’uomo era stata avviata in Germania, Svizzera e Austria.

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A casa del sospettato sarebbe stato trovato del glicole etilenico, la sostanza rinvenuta nei vasetti di alimenti per bebè.

La polizia ha reso noto nel pomeriggio di sabato che il fermo è avvenuto grazie alle segnalazioni dei vicini, giunte dopo la diffusione delle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza del supermercato.

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Il tentativo di ricatto

L’uomo, via e-mail, aveva avanzato una richiesta multimilionaria per evitare l’avvelenamento di una ventina d’altri prodotti.

Una squadra speciali di 220 investigatori era stata incaricata di lavorare sul caso, dopo la confisca di cinque vasetti contaminati da parte delle forze dell’ordine.

Il glicole etilenico è una sostanza tossica, fatale se ingerita in grandi quantità, ma incolore e inodore. È usata tra l’altro nella fabbricazione di prodotti antigelo.

Le autorità avevano diffuso giovedì una foto del sospetto, estrapolata da immagini di sorveglianza dei negozi d’alimentari, che ritrae una persona sulla cinquantina con occhiali e una cuffia bianca.

In poche ore, la linea telefonica istituita appositamente per ricevere le segnalazioni dei cittadini ha ricevuto centinaia di chiamate.

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