Balzo dei contagi in Cina, annunciati nuovi farmaci
Si sono accentuate le operazioni organizzate da numerosi governi per il rimpatrio dei cittadini stranieri che si trovano ai Wuhan, epicentro del coronavirus che sta mettendo in ginocchio la Cina.
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che ha invitato tutti i paesi a intensificare lo scambio di informazioni sui dati della malattia, invierà nello Stato asiatico una squadra di esperti internazionali. Il bollettino quotidiano emesso dalle autorità sanitarie locali riferisce mercoledì di 24’324 contagi, vale a dire 3’887 in più in un solo giorno, e 490 decessi (quasi tutti nella provincia di Hubei).
Numeri che hanno acuito i timori di un’estensione dell’infezione, già diagnosticata in una ventina di nazioni (per un totale di 176 infettati). La crisi ha coinvolto in particolare anche Hong Kong: due compagnie statunitensi hanno sospeso fino al 20 febbraio i voli verso l’ex colonia britannica dove sono segnalati 17 casi di coronavirus e si sono intensificate le proteste e gli scioperi per chiedere alle autorità locali la chiusura completa delle frontiere con la Cina.
Ma a far discutere mercoledì è stata la segnalazione di 10 contagi tra i passeggeri di una nave da crociera ormeggiata al porto di Yokohama, dove sono in corso test diagnostici a tappeto.
Sul fronte della ricerca si è poi diffusa la notizia secondo cui studiosi dell’Università della provincia di Zhejiang hanno messo a punto un trattamento efficace contro il coronavirus mentre ricercatori dell’Imperial College di Londra hanno annunciato una “scoperta significativa” in vista della produzione di un vaccino.
Ma per il momento l’Oms resta cauta e insiste sul fatto che la relativa scarsa diffusione dell’epidemia fuori dalla Cina fa ritenere che la più efficace strada per contrastare la patologia resti la prevenzione.
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