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Elon Musk acquista Twitter

Il logo di twitter su Walla Street nel giorno della sua entrata in Borsa.
Valutata 26 miliardi di dollari nel novembre 2013 al momento della sua quotazione in borsa, entro l'anno Twitter abbandonerà Wall Street secondo le intenzioni del suo nuovo proprietario. Keystone / Kathy Willens

Con 44 miliardi di dollari Elon Musk si è comprato Twitter. Ieri il consiglio di amministrazione della società ha accettato l'offerta del patron di Tesla. Con l'accordo che dovrebbe chiudersi entro al fine del 2022, Twitter si appresta a lasciare Wall Street e diventare un società privata interamente controllata dal miliardario.

Con l’acquisizione di Twitter l’uomo più ricco del mondo mette le mani su uno dei social più influenti promettendo di farne la piattaforma della libertà di parola per eccellenza. Il controllo di Twitter da parte di Musk, che si auto-definisce “assolutista della libertà di parola”, agita molti osservatori. C’è chi teme che con il patron di Tesla al comando Twitter possa diventare una ‘arena di odio’. Altri sono convinti che la sua crociata ‘anti-censura’ non risolverà i problemi che flagellano il social da anni.

Musk non ha ancora chiarito nel dettaglio cosa farà con Twitter. Al di là di voler procedere al delisting della società, il patron di Tesla non ha ancora svelato le sue mosse limitandosi a dire che Twitter ha bisogno di essere “trasformata” e che dovrebbe basarsi su un algoritmo open-source.

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Collaboratori perplessi

Si interrogano sull’impatto che Musk avrà sulla società anche i dipendenti di Twitter preoccupati dalla volontà del miliardario-visionario di voler smantellare le politiche di moderazione dei contenuti e, soprattutto, di voler procedere con il ‘delisting’ della società (uscita dalla borsa) di fatto sottraendola ai riflettori pubblici e lasciando a Musk mano libera su come procedere. La frustrazione dei dipendenti emerge chiaramente nelle chat private, dove si lamenta il silenzio dei vertici che li hanno lasciati all’oscuro.

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