Lo Stato di New York ha intrapreso un'azione legale contro la potente lobby delle armi statunitense National Rifle Association e il suo influente amministratore delegato Wayne LaPierre. L'obiettivo è la dissoluzione del gruppo.
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La procuratrice generale di New York Letitia James ha affermato che LaPierre e tre altri responsabili della lobby avevano utilizzato contributi e doni dei membri per anni come un “personale salvadanaio”. Secondo James, hanno speso decine di migliaia di dollari in violazione delle leggi che regolano le organizzazioni a scopo non lucrativo.
I quattro dirigenti hanno “praticamente saccheggiato” il gruppo, ha dichiarato James. Al punto che la NRA, che finanzia con milioni di dollari le campagne elettorali repubblicane, è oggi quasi insolvente.
Grande influenza
Secondo la procuratrice, LaPierre avrebbe ad esempio utilizzato illegalmente i fondi della NRA per portare regolarmente la famiglia in vacanza alle Bahamas. Ha anche accettato regali e viaggi da parte dei fornitori e si è attribuito 17 milioni di dollari per la sua pensione senza l’accordo del consiglio di amministrazione.
“L’influenza della NRA è tale che l’organizzazione ha schivato i controlli per decenni, mentre i suoi dirigenti si mettevano milioni in tasca”, rincara James, che aggiunge: “La NRA è piena di frodi e abusi e per questo cerchiamo oggi di dissolverla, perché nessuna organizzazione è al di sopra della legge.”
La lobby, che ha preso posizione in un comunicato annunciando che si opporrà alla denuncia, ritiene che le misure intraprese dalla procura siano solo una mossa politica in vista delle elezioni presidenziali di novembre.
Il servizio del TG della Radiotelevisione svizzera:
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