La retrospettiva del 2018
Gli eventi che hanno connotato l'anno che sta per chiudersi e che ha visto crescere crisi internazionali e opposizioni ai governi in Europa.
Retrospettiva nazionale
Tensioni con l’Unione europea, che preme per l’adesione di Berna all’accordo istituzionale negoziato con Bruxelles, e alcuni scandali hanno caratterizzato questi dodici mesi nella Confederazione: conti taroccati di Autopostale, bufera sul ceo della banca Raiffeisen, appaltopoli nei Grigioni e la vicenda Maudet a Ginevra hanno scosso il panorama politico. Ma a preoccupare sono anche i tentennamenti del Consiglio federale che potrebbe però ricevere nuova linfa dall’ingresso in dicembre di due donne, Karin Keller-Sutter e Viola Amherd.
Le nuove fratture
Crisi dei migranti, crescita dei movimenti populisti e difficoltà dei principali governi europei hanno segnato il 2018, che si era aperto con l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca e in ottobre ha visto la vittoria del rappresentante dell’estrema destra Jair Bolsonaro in Brasile. Mentre nel Vecchio Continente Macron, Merkel e May devono far fronte a estese opposizioni e in Italia l’inedito governo M5S-Lega deve vincere le diffidenze.
Anno di ponti
Il 2018 è stato un anno di ponti gettati tra paesi: tra le due Coree, tra USA e Corea del Nord, Cina e Giappone. Ma in agosto un ponte reale è crollato a Genova, facendo 43 vittime. E sullo sfondo resta la guerra sui dazi che rischia di creare nuove tensioni internazionali.
Intrighi
Sembrano una perfetta trama di un romanzo di spie ma i casi Kashoggi, il giornalista ucciso dopo essere entrato nell’ambasciata saudita a Istanbul, e Skripal, l’ex agente dei servizi di Mosca intossicato in un pub a Salisbury (Inghilterra), hanno scosso l’opinione pubblica.
Le emozioni del 2018
I giovani calciatori bloccati in una grotta in Thailandia, stragi nelle scuole statunitensi, bambini separati e segregati al confine Tra USA e Messico, crisi umanitaria nello Yemen e i cambiamenti climatici, particolarmente evidenti in alcune aree geografiche, hanno tenuto con il fiato sospeso milioni di persone nel mondo.
Lo sport svizzero
Una finale persa con la Svezia ai mondiali di hockey su ghiaccio e un ricco medagliere alle olimpiadi invernali in Corea del Sud hanno caratterizzato il 2018 dello sport svizzero. Ma la copertina la merita ancora un volta Roger Federer che all’età di 37 anni è riuscito nell’impresa di tornare numero uno del tennis mondiale.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.