Cresce la pressione russa sulla città simbolo di Bakhmut
Si fa sempre più serrata la battaglia attorno alla città simbolo degli ultimi mesi di conflitto. Le forze russe stanno progressivamente stringendo d'assedio Bakhmut, città del Donbass da sette mesi teatro di una delle battaglie più sanguinose del conflitto ucraino.
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tvsvizzerra.it/fra con Keystone-ATS
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“Ogni ora a Bakhmut è come l’inferno”. È una battaglia strada per strada ormai quella che si sta combattendo nella città simbolo della resistenza all’invasione russa, con gli ucraini che ancora non vogliono mollare davanti agli ultimatum dei mercenari della Wagner e respingono attacchi che hanno “l’unico obiettivo di commettere il genocidio del popolo ucraino, usando la tattica della terra bruciata”, ha denunciato alla BBC il vicesindaco Oleksandr Marchenko.
Nella città del Donetsk ci sono infatti ancora circa “4’000 o 4’500” civili che vivono nei rifugi “senza acqua, gas o elettricità”, mentre fuori ogni edificio è ormai ridotto a un cumulo di macerie.
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Negoziazioni salariali, secondo UNIA “la mobilitazione e i CCL servono, nel 2025 gli stipendi aumenteranno”
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Dal Consiglio nazionale, meno soldi a cooperazione e asilo, di più all’agricoltura
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Anche l'ipoteca è un fattore di rischio quando si va pensione: l'85% dei proprietari di case tra i 50 e i 65 anni ha un "problema sostanziale" di sostenibilità a lungo termine del proprio mutuo quando smetterà l'attività professionale.
Preventivo 2025, un quarto di miliardi in meno per la cooperazione internazionale
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Preventivo 2025, il Consiglio nazionale vuole più mezzi per l’esercito
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