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Accordo sul clima, dietrofront statunitense all’orizzonte

Il presidente degli Stati uniti Donald Trump avrebbe intenzione di mantenere la promessa fatta durante la campagna elettorale, facendo uscire gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sul clima. Non vi è ancora nessuna conferma ufficiale da parte di Washington ma, secondo fonti di fonti di stampa, ormai il dado è tratto. 

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La decisione di gettarsi alle spalle l’accordo siglato a Parigi nel 2015 sarebbe stata confermata all’agenzia Reuters da funzionari della Casa Bianca, che avrebbero però messo in guardia sul fatto che molti dettagli devono ancora essere definiti. Al lavoro ci sarebbe un piccolo team di esperti, tra i quali il capo dell’agenzia statunitense per la difesa dell’ambiente Scott Pruitt, alleato dell’industria del petrolio e scettico riguardo ai cambiamenti climatici. 

“Annuncerò la mia decisione sull’accordo di Parigi nei prossimi giorni. Facciamo di nuovo grande l’America”, ha scritto dal canto suo Trump.

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Un mondo troppo caldo

Secondo gli esperti di varie università, l’uscita degli Stati Uniti dall’accordo di Parigi aggiungerebbe 3 miliardi di tonnellate di anidride carbonica (CO2) all’anno alle emissioni globali, aumentando la temperatura della Terra da 0,1 a 0,3 gradi per la fine del secolo.

L’Accordo di Parigi impegna i paesi firmatari a contenere il riscaldamento globale entro i 2 gradi dai livelli pre-industriali, se possibile entro 1,5 gradi. Già oggi le temperature medie sono 1 grado sopra i livelli pre-industriali, un cambiamento climatico avvenuto in massima parte negli ultimi decenni.

Con l’Accordo i 195 stati firmatari hanno preso impegni di riduzione delle emissioni. Ma secondo gli esperti, questi impegni sarebbero insufficienti a garantire l’obiettivo dei 2 gradi e dovrebbero essere rapidamente aggiornati. 

Diverse opzioni

Uscire dall’intesa non sarebbe facile per gli Stati Uniti, a causa dei vincoli del diritto internazionale, e comporterebbe faticose battaglie diplomatiche.

Le opzioni di uscita sono almeno tre. I paesi firmatari dell’Accordo non possono uscire prima di tre anni, e la procedura di uscita dura un altro anno. Trump non potrebbe sbarazzarsi dei vincoli di Parigi prima del 2020, a meno di violare il diritto internazionale. Una scorciatoia potrebbe essere abbandonare del tutto la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, l’UNFCC, che Trump ha aspramente criticato in passato. La terza opzione sarebbe che Washington pretendesse di rinegoziare i suoi obiettivi di taglio delle emissioni, avviando una guerra diplomatica di logoramento.

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