Sono emersi dettagli raccapriccianti su Kayla Müller, la cooperante americana rapita nel 2013 dallo Stato Islamico in Siria e poi uccisa lo scorso febbraio. La sua vicenda è tornata alla ribalta in queste ore, perché secondo diverse testimonianze la 26enne durante la prigionia sarebbe stata scelta quale moglie del Califfo e sarebbe stata ripetutamente violentata
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Un’altra decapitazione, un altro atto barbarico a sfidare la comunità internazionale: gli jihadisti dello Stato islamico hanno ucciso anche il secondo ostaggio giapponese che trattenevano da autunno. E l’esecuzione del reporter Kenji Goto, è stata filmata e diffusa su internet, come in tutti gli altri casi. Per il Giappone una vicenda sconvolgente.
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