L’Ungheria questa mattina ha mobilitato un convoglio militare sul confine con la Croazia. Dopo il filo spinato ed il ricorso ai riservisti, Budapest prende una nuova misura a seguito delle tensioni e delle reciproche accuse con i paesi confinanti per la gestione dei migranti. Anche questa notte è stata una notte di flussi continui, ma anche di manifestazioni di solidarietà da lontano, da oltre-oceano.
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Moderato da:
Daniele Mariani
Abbassare il riscaldamento per ridurre la dipendenza dal gas russo: è una proposta che vi convince? Quali altri soluzioni sarebbero attuabili?
Contrariamente ad altri Paesi europei, la Svizzera dipende solo in minima parte dal gas naturale. Questa fonte rappresenta infatti circa il 15% dei consumi energetici complessivi della Svizzera e viene usata soprattutto per il riscaldamento. Quasi la metà del gas consumato in Svizzera viene però dalla Russia e anche nella Confederazione si cercano soluzioni per…
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Migranti, tutti contro tutti
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L’emergenza profughi crea tensione tra i vari stati che devono gestire il continuo flusso di persone. Budapest accusa Zagabria di aver disatteso tutti gli impegni presi e di aver tradito l’intera Unione europea. L’Ungheria che -intanto- ha richiamato i riservisti e ha completato una nuova barriera di filo spinato, lungo il confine con la Croazia.…
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Quasi 7mila migranti sono giunti nella notte in Austria, dopo che Croazia e Ungheria, incapaci di gestire gli arrivi, hanno aperto temporaneamente le rispettive frontiere. La situazione è tesa, e non mancano accuse tra i vari paesi. Intanto per far fronte alla crisi migratoria, Budapest ha richiamato i riservisti e completato un nuova barriera, lungo…
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Nella notte di venerdì, la Croazia ha chiuso sette valichi di frontiera con la Serbia su otto, per far fronte al forte afflusso di migranti: più di 11mila in pochi giorni. Le autorità del Paese, giovedì, avevano affermato di aver superato il limite d’accoglienza e chiesto solidarietà e condivisione del flusso ai paesi vicini. L’Ungheria,…
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Dopo la chiusura della frontiera ungherese, la Croazia è la nuova via verso il nord Europa. E mentre Zagabria chiede aiuto ai paesi vicini e non esclude l’intervento dell’esercito, l’Europa condanna i metodi di Budapest e convoca un nuovo vertice.
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