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75 anni fa la spartizione del pianeta

Churchill, Roosevelt e Stalin seduti in posa per la foto.
Winston Churchill, Franklin Roosevelt e Josef Stalin. Keystone

Dal 4 all'11 febbraio a Yalta, in Crimea, mentre la Seconda Guerra Mondiale era ancora in corso, Regno Unito, Stati Uniti e Unione Sovietica decisero il futuro del mondo. Sempre in Crimea nacque anche la base delle Nazioni Unite e soprattutto l'idea di un Consiglio di sicurezza con potere di veto.

Il mondo che conosciamo oggi (almeno fino alla caduta dell’Unione Sovietica nel 1991) è in gran parte frutto della Conferenza di Yalta. Per molti storici infatti in Crimea furono messe le basi della nascita della Guerra fredda. Sebbene fosse ancora in corso la Seconda Guerra Mondiale, già si intuiva che l’Urss avrebbe dominato su tutta l’Europa centrale e orientale.

Altri storici ancora, per contro. interpretano favorevolmente i risultati della Conferenza di Yalta. Di certo si arrivò al disarmo della Germania e alla sua divisione, che doveva essere provvisoria ma che durò fino al 1989. Fissarono le riparazioni che la Germania avrebbe dovuto versare agli Alleati (22 miliardi di dollari). Trovarono soluzioni per la Polonia, Yugoslavia, Romania e Bulgaria che alla fine finirono sotto l’influenza dell’Unione Sovietica. 

Considerate le debolezze della Società delle nazioni che non seppe fronteggiare le crisi internazionali e non da ultimo non impedì lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, a Yalta si sono messe le basi per una nuova entità, l’Onu, e soprattutto si pensò alla creazione di un Consiglio di sicurezza che avesse un potere di veto. 

Ma ecco la ricostruzione della Conferenza fatta dal telegiornale.

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