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La polizia infrange il sogno degli immigrati honduregni

La colonna di migranti attesa dalle forze dell ordine a Vado Hondo (Guatemala).
La colonna di migranti attesa dalle forze dell'ordine a Vado Hondo (Guatemala). Copyright 2021 The Associated Press. All Rights Reserved

Si sta rivelando una chimera il cammino delle migliaia di honduregni diretti a piedi verso gli Stati Uniti.

Parte dei migranti giunti in Guatemala è stata fermata e rispedita dalle forze dell’ordine e dai militari a casa. Lunedì la carovana di novemila individui, partita da San Pedro Sula, era stata avvistata nella località di Vada Hondo, nel dipartimento orientale di Chiquimula, dove è stata bloccata dalla polizia che ha fatto ricorso a gas lacrimogeni e sfollagente.

Sono state rimosse anche le barricate erette dai migranti che avevano paralizzato il traffico lungo la strada statale e cercato di sfondare il cordone di sicurezza. Negli scontri diversi irregolari, che si sono segnalati per il lancio di pietre verso le forze dell’ordine, sono rimasti feriti.

Successivamente gli agenti hanno provveduto a scortare migliaia di honduregni, tra cui centinaia di bambini, al valico di frontiera di El Florido da cui avevano fatto irruzione venerdì scorso nel paese. Secondo le autorità guatemalteche almeno 3’500 immigrati sono già stati rimpatriati. Ma una quota non trascurabile di loro si è dispersa nella zona o è riuscita a proseguire sulla via di comunicazione verso il Messico.

Il passaggio della colonna di stranieri ha allertato i servizi di immigrazione messicani che hanno sigillato il confine con la Guardia nazionale e inviato autobus per il loro rimpatrio. Offerta che però è stata declinata dagli irriducibili.

La carovana, più consistente di quelle partite nel 2018 verso gli Stati Uniti, era formata da indigenti e disoccupati – impoveriti anche dai due uragani abbattutisi a dicembre in Honduras – spinti dal sogno americano e speranzosi in un cambio di rotta della nuova amministrazione USA.

Ma il sottosegretario di Stato ad interim Michael Kozak ha lodato l’intervento di Guatemala e Messico “per garantire frontiere sicure, salvaguardare la salute e una migrazione sicura, ordinata e legale in questo emisfero”. Non è questo il momento, ha precisato su Twitter, “di mettersi in viaggio verso gli Stati Uniti”.

tvsvizzera/ats/afp/spal con RSI (TG del 20.01.2021)

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