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Calcio e politica, due mondi che si intrecciano spesso

Sette giocatori turchi fanni il saluto militare dopo il pareggio contro la Francia.
81esimo minuto: Ayahan ha appena realizzato il gol del pareggio e festeggia così con i suoi compagni di squadra. Copyright 2019 The Associated Press. All Rights Reserved.

Il saluto militare dei calciatori turchi, il premier bulgaro che chiede e ottiene le dimissioni del presidente della Federcalcio per i cori razzisti durante Bulgaria-Inghilterra, l'allenatore del Manchester City, il catalano Pep Guardiola, che protesta contro la sentenza che ha condannato 12 leader indipendentisti catalani. Sono solo gli ultimi esempi di come calcio e politica siano strettamente legati.

Lunedì sera nuovo saluto militare dei calciatori turchi al momento del pareggio contro la Francia allo Stade de France. Diversi giocatori della nazionale di Ankara hanno ripetuto il controverso gesto, omaggio ai soldati turchi impegnati nell’offensiva contro i curdi in Siria.

Nell’immagine che ora impazza sui social network, almeno sette giocatori della mezzaluna si sono riuniti vicino al palo del corner posando con la mano destra tesa posata sulla fronte, esattamente come nel match di venerdì scorso contro l’Albania.

La ministra dello sport francese Roxana Maranineanu, presente in tribuna, decisamente non ha apprezzato il saluto militare e ha chiesto immediatamente all’Uefa sanzioni esemplari contro i giocatori e la federazione turca. Nel frattempo l’Uefa informa che ha aperto un’indagineCollegamento esterno.

E ora c’è anche chi chiede di cancellare la finale di Champions League prevista in Turchia a Istanbul il 30 maggio 2020.

Razzismo

A Sofia, in Bulgaria, l’Inghilterra lunedì sera ha travolto i padroni di casa con un perentorio 6-0. Ma la partita è stata fermata per ben due volte nel primo tempo dall’arbitro a causa dei ripetuti cori ed espressioni di discriminazione razziale nei confronti dei giocatori inglesi. Parte del pubblico dello stadio di Sofia ha continuato nei suoi comportamenti offensivi nonostante gli inviti a smettere fatti tramite gli altoparlanti e l’arbitro ha così deciso di sospendere il gioco.

Dopo i cori d’insulto rivolti principalmente a Sterling, il premier bulgaro Boyko Borissov ha chiesto le immediate dimissioni del presidente della Federcalcio bulgara Borislav Mihaylov, minacciando di interrompere qualsiasi relazioni con la Federcalcio, aiuti finanziari compresi. E nel primo pomeriggio di martedì le dimissioni sono arrivate. Anche in questo caso la Uefa ha parto un procedimento disciplinareCollegamento esterno.

Indipendentismo catalano

Dopo le condanne decise dai giudici della Corte suprema spagnola contro 12 leader separatisti catalani, Pep Guardiola, allenatore del Manchester City ha letto in video un manifesto della piattaforma indipendentista catalana “Tsunami Democratico”, unendosi così alla protesta catalana. Lunedì mattina anche la società del Barcellona si era espresso contro la sentenza, una posizione che ha visto concordi molti sportivi catalani.

“La risoluzione del conflitto in Catalogna deve provenire esclusivamente dal dialogo politico – scrive la società blaugrana, schierata con la causa indipendentista. Il club chiede ai leader politici di condurre un processo di negoziazione che dovrebbe consentire la liberazione di leader civili e politici condannati.

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