La banca centrale cinese ha deciso di ridurre di un quarto di punto i tassi di interesse, riducendo nel contempo la quota di riserve valutarie obbligatorie che le banche devono possedere. Una mossa che potrebbe permettere agli istituti finanziari di avere più denaro da prestare e di conseguenza rilanciare l’economia.
L’obbiettivo è fare in modo che gli istituti finanziari prestino più soldi, e a tassi più bassi, per il rilancio di settori quali l’agricoltura, le piccole imprese e più in generale i settori più deboli dell’economia nazionale.
L’intervento della banca centrale è arrivato alla fin di una giornata difficile per alcune borse asiatiche, come la citata Shanghai e Tokyo, una giornata che si era invece rivelata positiva per piazze come Hong Kong. La mossa è servita – e molto – anche alle borse europee, già sulla strada del recupero dopo i tonfi geralizzati di ieri. L’indice SMI della borsa svizzera ha chiuso in rialzo del 3 e 4 per cento.Bene a metà seduta anche i principali indici americani.
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