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Biden chiede il divieto per le armi d’assalto

Joe Biden cammina in un corridoio della Casa Bianca con candele a lato.
Tante candele quante le ultime vittime delle stragi. Copyright 2022 The Associated Press. All Rights Reserved

"Adesso basta. Dopo Columbine, Sandy Hook, Orlando e Las Vegas nulla è stato fatto. Questa volta dobbiamo agire" sulle armi perché gli ospedali e le scuole sono diventati "campi di sterminio qui in America".

Elencando le maggiori stragi della storia americana Joe Biden chiede al Congresso un’azione forte alla luce delle 234 sparatorie di massa dall’inizio dell’anno. “Quante altre carneficine siamo disposti ad accettare? Il Senato deve fare qualcosa. È inaccettabile e immorale il rifiuto di alcuni repubblicani anche solo ad avviare il dibattito”, dice il presidente dalla Cross Hall della Casa Bianca dove sono state disposte candele in onore delle vittime di armi da fuoco.

Parlando direttamente agli americani, Biden illustra quella che a suo avviso sarebbe la strategia. “Dobbiamo vietare le armi d’assalto e i caricatori di alta capacità”, dice, consapevole comunque che si tratta di misure con chance minime se non nulle di essere approvate in Congresso. “Se non possiamo vietarle” allora dovremmo “alzare l’età da 18 a 21 anni e rafforzare i controlli all’acquisto”, aggiunge, chiedendo anche che vengano abolite le “oltraggiose” tutele esistenti per i produttori di armi.

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Invitando a misure di “buon senso”, il presidente si sofferma anche sul Secondo Emendamento, da anni scudo dei sostenitori delle armi e dei repubblicani che lo ritengono sacro. “Non è assoluto. Non prevede diritti illimitati”, tuona il presidente precisando che “non si vogliono strappare diritti a nessuno. Quello che vogliamo è proteggere i nostri bambini, per i quali le armi sono la causa di morte numero uno. Vogliamo proteggere le comunità”, spiega Biden ricordando come le “mitragliatrici sono regolate a livello federale da quasi 90 anni ma gli Stati Uniti sono ancora un Paese libero” e con diritti.

L’impegno del presidente comunque si scontra con una realtà in salita. I democratici non hanno i numeri in Senato per forzare la mano, la Casa Bianca ha un raggio d’azione limitato, e al voto di metà mandato i liberal si presentono deboli e divisi, senza contare che per tradizione le urne premiano i sostenitori del Secondo Emendamento. E mentre il dibattito a Washington si scalda, in America si continua a sparare. Dopo Buffalo, Uvalde e Tulsa, un nuova sparatoria è avvenuta nel corso di un funerale in Wisconsin causando cinque feriti e un’altra ha fatto tre vittime in Iowa. 

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