La televisione svizzera per l’Italia

Avastin-Lucentis: la testimonianza

Un'osteopata di Pinerolo (TO) racconta del padre, cui è stata sospesa la terapia dopo una sola iniezione di Lucentis: oggi ha bisogno d'aiuto per telefonare, uscire, firmare un documento

Altri sviluppi

Il padre di Valeria Fea ha poco meno di 80 anni e risiede in provincia di Cuneo. Nel 2012, un anno e mezzo dopo un trapianto di cornea all’occhio destro, lamenta un ulteriore regresso della vista e gli viene diagnosticata una maculopatia degenerativa. In ospedale, gli offrono un’iniezione di Lucentis senza potergliene garantire una seconda: mancano i fondi.

Valeria si rivolge allora ad altre strutture sanitarie, si documenta su Internet, si informa presso la Società oftalmologica e prova a contattare l’Agenzia italiana del farmaco. Quando infine chiede allo specialista di assumersi la responsabilità di iniettare Avastin, questi accetta ma è troppo tardi.

L’intervista è di Rino Scarcelli.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR