Puntualmente aumenta il prezzo del petrolio
Come previsto, dopo l'attacco alle raffinerie saudite, il Brent ha segnato un +10,7% con un picco in apertura del 19,5%.
Il prezzo del petrolio è aumentato di circa il 10% dopo l’attacco alle raffinerie saudite della Saudi Aramco. Il Brent ha segnato un +10,7% a 66,66 dollari con un picco in apertura di contrattazioni del 19,5% pari a un rialzo di 12 dollari al barile, il maggiore dall’introduzione dei future nel 1988. Il greggio WTI ha invece segnato un +9,6% a 60,1 dollari al barile.
La perdita di produzione legata all’attacco agli impianti di Saudi Aramco, in Arabia Saudita, rappresenta il più grande danno determinato da un singolo evento per i mercati petroliferi.
Lo riporta l’agenzia Bloomberg ricordando che la perdita di 5,7 milioni di barili al giorno, generata dall’attacco contro Riad, pari a circa il 5% della produzione mondiale, è superiore ai 5,6 milioni persi nel 1979 con la rivoluzione iraniana e dei 4,3 milioni di barili persi nel 1990 quando l’Iraq di Saddam Hussein invase il Kuwait e nel 1973 in occasione della guerra del Kippur tra Israele e Paesi arabi.
Saudi Arabia oil supply was attacked. There is reason to believe that we know the culprit, are locked and loaded depending on verification, but are waiting to hear from the Kingdom as to who they believe was the cause of this attack, and under what terms we would proceed!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) September 15, 2019Collegamento esterno
Gli Stati Uniti, nel frattempo, si sono detti pronti a rispondere agli attacchi di droni che hanno colpito le due principali raffinerie del paese ma aspettano conferme da Riad. Lo ha affermato via twitter il presidente Donald Trump senza però chiamare in causa esplicitamente l’Iran.
Da parte sua l’Iran “respinge categoricamente” le accuse americane di coinvolgimento negli attacchi con droni. Lo ha ribadito il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran Abbas Mousavi. “L’Iran ha annunciato chiaramente il suo sostegno ai gruppi della resistenza yemenita, ma accuse infondate di questo genere sono in linea con la massima pressione degli Stati Uniti contro l’Iran, che finora non ha portato a nulla”, ha aggiunto Mousavi.
Nessun incontro tra Trump e Rohani
Il presidente iraniano Hassan Rohani – contrariamente a indiscrezioni uscite negli scorsi giorni – ha affermato di non avere in programma un incontro con il presidente statunitense a margine dell’Assemblea generale dell’ONU che si terrà la prossima settimana a New York.
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