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Facebook affonda in borsa

Sono state probabilmente la vicenda di Cambridge Analytica e le nuove normative europee sulla privacy a far sì che Facebook, nel secondo trimestre dell'anno, abbia ottenuto risultati al di sotto delle attese con un conseguente crollo in borsa dei titoli della società.

Questo contenuto è stato pubblicato il 26 luglio 2018 - 14:03
tvsvizzera.it/Zz/ats con RSI (TG del 26.07.2018)
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Facebook chiude il secondo trimestre con ricavi in aumento del 42% a 13,2 miliardi di dollari, sotto le attese degli analisti, che scommettevano su 13,4 miliardi.

Delude anche la crescita degli utenti, saliti dell'11% a 1,47 miliardi, meno delle attese del mercato che prevedeva un aumento del 13% a 1,48 miliardi. L'utile netto si è attestato a 5,1 miliardi di dollari. 

I risultati sotto le attese affondano il titolo Facebook in borsa: i titoli del social media perdono quasi il 20% nelle contrattazioni after hours. In pochi minuti il valore di un'azione è passato da 217 a 172 dollari e il leader della società, Mark Zuckerberg brucia di conseguenza 16,8 miliardi di dollari. 

Una perdita che - secondo il Bloomberg Billionaires Index - lo fa scivolare dal terzo al sesto posto degli uomini più ricchi al mondo.

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