È morto a 87 anni, venerdì nella sua casa di Ludwigshafen, l’ex cancelliere tedesco Helmut Kohl. Esponente e leader dell’Unione cristiano-democratica di Germania (CDU), fu artefice della riunificazione tedesca del 1990.
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tvsvizzera.it/ri con RSI (TG del 16.06.2017)
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Al vertice della Germania Ovest (poi di quella unificata) tra l’ottobre 1982 e il 1998, Helmut Kohl è stato il cancelliere più longevo del dopoguerra. Uscito di scena segnato da un pesante scandalo di tangenti, è stato leader della CDU per 25 anni (dal 1973 al 1998).
È considerato, insieme al presidente francese di allora François Mitterrand, l’architetto del Trattato di Maastricht, che nel 1992 istituì l’Unione europea.
Kohl, che era nato il 3 aprile del 1930, era costretto da anni su una sedia a rotelle, a causa di una caduta. A Ludwigshafen, viveva con la seconda moglie Maike Kohl-Richter, di 34 anni più giovane. La prima moglie Hannelore, che gli ha dato due figli, era morta nel 2001.
Nei libri di storia, il nome di Kohl è legato -oltre che alla riunificazione pacifica delle due Germanie- al superamento della Guerra Fredda, la nascita dell’euro, l’integrazione europea.
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