Adozioni gay in Italia: ok dal Tribunale di Roma ad una coppia di donne
Storica sentenza del Tribunale dei Minori che riconosce il primo caso in Italia di "stepchild adoption"
Una sentenza storica quella del Tribunale per i Minorenni di Roma che permette ad una bimba di 5 anni di poter essere adottata dalla compagna della madre biologica. La coppia di donne, che ormai convive da circa 10 anni e si è regolarmente unita in matrimonio all’estero, è il primo caso in Italia di attuazione della “stepchild adoption”, ovvero l’adozione di un figlio naturale (o legittimo) da parte del partner, nel caso non esista il riconoscimento di un altro genitore.
“Le due mamme hanno dapprima intrapreso e portato a termine un percorso di procreazione eterologa all’estero e, dopo la nascita della bambina, hanno stabilmente proseguito nel progetto di maternità, condividendo con ottimi risultati compiti educativi ed assistenziali, nonché offrendo alla minore una solida base affettiva”, commenta l’avvocato Maria Antonia Pili, dell’Associazione italiana avvocati famiglia e minori.
Il Tribunale ha dunque accolto il ricorso presentato per ottenere l’adozione della figlia da parte della mamma non biologica e, come spiega Pili “non si è trattato di concedere un diritto ex novo, ovvero di creare una situazione prima inesistente, ma di garantire nell’interesse di una minore la copertura giuridica a una situazione di fatto già consolidata”.
Non sono mancate le polemiche, come quella del senatore Carlo Giovanardi che ha parlato di sentenza “eversiva” che va a scardinare “i principi fondamantali del nostro ordinamento giuridico scolpiti nella Costituzione e dalle Leggi votate dal Parlamento”, e quella della Meloni che ritiene la sentenza una “sentenza ideologica e drammatica”.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.