Petrolio iraniano, entrano in vigore le sanzioni USA
Una nuova ondata di sanzioni statunitensi contro l'Iran è entrata in vigore lunedì. Sono toccati settori cruciali come il petrolio e la finanza. Il governo iraniano si dice "pronto a resistere ad ogni pressione".
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/Zz/reuters con RSI (TG del 05.11.2018)
Contenuto esterno
Washington ha reintrodotto le misure interrotte dopo la firma dell’accordo sul programma nucleare di Teheran, uno dei risultati più significativi della politica estera dell’amministrazione Obama.
Il testo è stato subito preso di mira dall’attuale presidente Donald Trump che lo considerava troppo vantaggioso per l’Iran. L’uscita unilaterale di Washington dall’accordo ha avuto come conseguenze la reintroduzione delle sanzioni. Una prima tranche è già entrata in vigore la scorsa estate mentre la seconda, che entra in vigore lunedì, tocca settori più cruciali dell’economia iraniana, primo fra tutti quello del petrolio, seguito poi da quello finanziario.
“Oggi il nemico prende di mira la nostra economia. Ma il principale bersaglio delle sanzioni è il nostro popolo”, ha detto il presidente iraniano Hassan Rohani, che ha assicurato che il paese continuerà ad esportare petrolio.
Secondo il capo della diplomazia di Tehran, Javad Zarif, che ha avuto un ruolo di primo piano nel raggiungimento dell’accordo del 2015, “a ritrovarsi isolato è Washington, non l’Iran”.
Gli altri firmatari (Germania, Regno Unito, Francia, Russia e Cina) hanno infatti criticato la decisione americana e hanno annunciato di voler restare fedeli all’accordo.
Ma gli Stati Uniti potrebbero però sbarrare il proprio mercato a chi continuerà a commerciare con la Repubblica islamica.
Per ora la Casa Bianca ha concesso ad alcuni paesi, per i quali la fornitura di petrolio iraniano è cruciale, di essere esentati, e potranno continuare a commerciare con Teheran senza temere rappresaglie per i prossimi sei mesi.
La lista di questi paesi è stata comunicata nel primo pomeriggio di lunedì: Si tratta di Cina, India, Turchia, Corea del Sud, Taiwan, Grecia e Italia. Questi due sono gli unici paesi dell’Unione Europea ad essere “graziati” da Washington.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Le sanzioni USA contro l’Iran reintrodotte lunedì
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le sanzioni erano state revocate con l’accordo sul nucleare del luglio 2015. L’intesa però era stata aspramente criticata da Trump, che lo scorso maggio aveva annunciato l’uscita dal patto e il ripristino dei provvedimenti contro il regime iraniano. Tre mesi fa erano entrate in vigore le misure contro l’acquisto di dollari da parte di Teheran,…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La revoca delle sanzioni internazionali contro l’Iran, all’inizio del 2016, aveva suscitato grandi speranze: il governo svizzero aveva parlato della possibilità di duplicare o addirittura triplicare le esportazioni verso il paese asiatico entro un decennio. L’allora presidente della Confederazione nonché ministro dell’economia Johann Schneider-Ammann era stato tra i primi capi di Stato occidentali a recarsi…
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’attuale presidente Donald Trump critica da sempre l’intesa, dalla quale gli USA sono usciti 90 giorni fa, ma ha dichiarato di essere pronto a incontrare il presidente iraniano Hassan Rohani in qualsiasi momento. La prima tranche di sanzioni vieta al regime di Teheran di operare transazioni in dollari e colpisce il commercio di oro e…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Berna e Teheran hanno confermato gli obiettivi della “road map” concordata nel 2016 al fine di intensificare i loro rapporti e la Confederazione ha ribadito il proprio sostegno all’accordo sul programma nucleare iraniano. Al termine dell’incontro sono sono state firmate un’intesa sui trasporti e delle dichiarazioni d’intenti nell’ambito della salute, della ricerca e dell’innovazione. Per quanto concerne l’annunciata…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.