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Sangue sulla campagna elettorale in Brasile

Uomo con maglietta verdeoro sulle spalle di un ragazzo, attorniato da folla acclamante con le braccia alzate
Jair Bolsonaro qualche istante prima di essere colpito. Keystone

In Brasile, il candidato di estrema destra alle presidenziali del prossimo 7 ottobre Jair Bolsonaro è stato accoltellato giovedì mentre partecipava a una manifestazione elettorale a Juiz De Fora, nello stato di Mina Gerais. L'aggressore è stato arrestato.

Bolsonaro, che è in testa ai sondaggi, è arrivato in ospedale con una grave emorragia interna, a causa della ferita inferta. I medici hanno rinvenuto due lesioni minori, a una vena addominale e all’intestino tenue, che sono state ricucite e una grave all’intestino crasso, per il quale è stato operato.

L’attacco è avvenuto mentre Bolsonaro era portato in braccio dai suoi simpatizzanti per la strada. La coltellata gli è stata sferrata da un uomo che ha peraltro rischiato di essere linciato dalla folla, ma è stato rapidamente catturato dalla polizia militare.

Campagna compromessa

La violenza fa quindi irruzione nelle presidenziali, a un mese del voto. Il candidato non potrà partecipare alla campagna: dovrà rimanere ricoverato all’ospedale Santa Casa di Juiz De Fora da una settimana a dieci giorni, e poi a riposo per almeno altre tre settimane. 

Un nuovo intervento sarà necessario, una volta che la ferita all’intestino sarà guarita.

Confuso ritratto dell’aggressore

L’aggressore è Adelio Bispo de Oliveria, 40 anni, che si è dichiarato colpevole. Le prime informazioni diffuse dai media ne restituiscono un ritratto confuso.

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Il Partito Socialismo e Libertà – piccola formazione di estrema sinistra, il cui candidato alla presidenza, Guilherme Boulos, ha condannato l’aggressione contro Bolsonaro – ha confermato che Olivera è stato iscritto al partito dal 2007 al 2014, ma si era successivamente allontanato.

Da parte sua, l’avvocato di Bispo de Olivera ha detto ai cronisti che il suo cliente ha agito per “motivazioni personali, politiche e religiose”, a causa delle prese di posizione di Bolsonaro “riguardo alle donne, la religione e le razze”.

Dichiarazioni del presidente della Federazione nazionale della polizia e di una nipote di Oliveira alludono a possibili problemi psichici dell’uomo.

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