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700 milioni di spose bambine nel mondo

Nella Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze, 'Save The Children' pubblica un rapporto per denunciare gli abusi

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Oggi, 11 ottobre, è la giornata internazionale delle bambine e delle ragazze, una ricorrenza che Save the Children celebra però purtroppo per denunciare violazioni e abusi. La più grande organizzazione internazionale per la difesa dei bambini ha pubblicato un rapporto concentrandosi sulle spose bambine.

Sono addirittura 700 milioni, e ogni anno se ne aggiungono 15 milioni. Non ci sono accordi internazionali che tengano, carte dei diritti umani che riescano a imporsi: il destino di milioni di bambine è fatto di violenza, stupri, schiavitù.

Milioni di bambine che non contano. O che contano solo per essere sfruttate nei modi più vigliacchi e bestiali nella quasi totale impunità. Perché, viene spiegato, fa parte delle tradizioni, della cosiddetta cultura di molte regioni far sposare a un uomo adulto se non vecchio la propria figlia, fa parte della cultura stuprarla per metterla incinta. Fa parte della cultura sacrificarla per avere qualche soldo con cui mantenere il resto della famiglia. Fa parte di tutto questo negarle un’istruzione ed esporla a malattie come l’AIDS o a una morte dovuta al parto.

È in Africa che le bambine stanno peggio. Il numero di piccole che subiscono questo trattamento è alto soprattutto in Niger, Chad, Repubblica Centrafricana. Ma l’altrove dell’orrore è praticamente ovunque, dall’Afghanistan, all’India, al messico, fino in Europa con l’Albania a far da capolista.

Eppure quasi tutti i paesi del mondo hanno ratificato accordi e sottoscritto documenti internazionali per sradicare questo massacro di infanzie. È stata fissata anche una data: il 2030. Ma se si continua così, nel 2030 invece di avere zero casi, ci saranno 950 milioni di bambine spose, nel 2050 un miliardo e duecentomila.

Intanto, proprio mentre andava in onda questo servizio, quasi 15 bambine di meno di 15 anni sono state sposate contro la loro volontà. Una ogni sette secondi.

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