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4 anni dalla strage di Utoya, la Norvegia ricorda

Le vittime dell'estremista di destra Anders Breivik furono 77; travestito da poliziotto, aprì il fuoco contro i partecipanti a un seminario di giovani laburisti

Questo contenuto è stato pubblicato il 22 luglio 2015 - 14:03

La Norvegia si ferma per ricordare le 77 vittime della furia omicida di Anders Breivik. Quattro anni fa, l'estremista di destra piazzò dapprima un'autobomba sotto l'ufficio del primo ministro e poi si recò sull'isola di Utoya, dove era in corso un campus dei giovani laburisti.

Mercoledì mattina, la premier Erna Solberg ha posto una corona di fiori davanti al palazzo governativo, dove per l'esplosione dell'autobomba morirono 8 persone e 209 rimasero ferite.

Fu l'inizio di un'insensata strage: dopo l'esplosione Anders Breivik si presentò travestito da poliziotto a Utoya, dove aprì il fuoco all'impazzata contro i partecipanti al seminario dei giovani laburisti. Ne uccise 69, 110 rimasero feriti.

Breivik non si è mai pentito per i suoi atti.

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