USA e Scozia ricordano l’attentato di Lockerbie
Negli Stati Uniti e la Scozia si sono tenute venerdì delle commemorazioni in memoria delle 270 che hanno perso la vita esattamente 30 anni fa nell'esplosione di un aereo sopra Lockerbie. È stato il più grave attentato mai avvenuto in territorio britannico.
Undici persone erano morte nella cittadina scozzese di Lockerbie, così come 259 altre persone (189 delle quali cittadine statunitensi) tra passeggeri e membri dell’equipaggio a bordo del Boeing 747 della Pan Am partito da Heathrow a destinazione di New York, il 21 dicembre del 1988.
Il velivolo era stato distrutto dall’esplosione di una bomba nascosta in un bagaglio nella stiva.
Fu condannata una sola persona, Mohammed al-Megrahi, cittadino libico che si era sempre dichiarato innocente. Era stato condannato nel 2001 a 27 anni di prigione, ma fu poi rilasciato per ragioni mediche nel 2009. Morì tre anni dopo in Libia.
Le indagini portano anche in Svizzera, perché il timer della bomba sarebbe un prodotto della zurighese Mebo. La ditta fornì effettivamente una ventina di congegni alla Libia, ma il dubbio rimane.
Nel 2003 il regime di Muammar Gheddafi riconobbe la responsabilità e risarcì le famiglie delle vittime, ma anche dopo questo passo molti aspetti della vicenda restano oscuri.
Diversi osservatori credono piuttosto a un’altra tesi. Quella di una vendetta di Teheran per il volo di linea iraniano abbattuto nel luglio 1988 da una nave da guerra americana.
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