India, infuriano le piogge monsoniche e il Covid
In India, dove il bilancio complessivo dei contagi da coronavirus ha superato 600'000 e quello dei morti sfiora 18'000, quasi un milione e mezzo di persone sono rimaste senza tetto per le alluvioni causate dalle piogge monsoniche. In cinque giorni, le precipitazioni hanno sommerso vaste zone dell'Assam, allagando un'area pari a oltre 75'000 ettari di terre.
Sul fronte del maltempo, si contano una trentina di vittime, secondo quanto riferiscono i media indiani. La Protezione civile ha allestito oltre 250 campi di emergenza per dare rifugio agli sfollati, e la maggiore preoccupazione è evitare in queste ore il contagio da coronavirus nei campi di soccorso.
Anche il Parco Nazionale di Kazinranga è stato colpito dagli allagamenti: secondo i responsabili, almeno 18 animali tra i quali un rinoceronte, sono stati rinvenuti morti. Le acque hanno intanto reso più difficili gli interventi di messa in sicurezza nello stabilimento petrolifero dell’azienda statale Oil India Limited, dove lo scorso 9 giugno una fuoriuscita di gas aveva ucciso due operai.
Sul fronte del Covid-19, l’India è ormai il quarto Paese al mondo per numero di casi (stando ai dati della Johns Hopkins University, che censisce circa 350’000 guariti).
L’epidemia ha colpito in particolare le grandi metropoli come Mumbai e Nuova Delhi, dove le autorità si aspettano un ulteriore aumento dei casi in luglio. Una situazione che sta mettendo in ginocchio gli ospedali della capitale.
Intanto, dallo Stato indiano del Bihar giunge notizia di un tragico matrimonio: lo sposo è morto il giorno dopo le nozze e almeno 111 degli invitati alla cerimonia, celebrate a metà giugno con oltre 350 partecipanti a dispetto delle norme che vietano riunioni con più di 50 persone, sono risultati positivi al coronavirus.
Non è stato tuttavia possibile accertare se il Covid la causa del decesso: la salma è stata cremata nelle ore immediatamente successive alla morte dell’uomo.
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