Viggiù candidato ad essere il primo paese senza Covid
Viggiù, in provincia di Varese, si candida ad essere uno dei primi paesi senza Covid-19 in Italia. La scorsa settimana ha vaccinato quasi tutti gli abitanti maggiorenni. E presto arriverà la seconda dose.
“Ovviamente dobbiamo mantenere tutte le precauzioni, non possiamo tralasciare le attenzioni fin qui seguite – ha detto la sindaca Emanuela Quintiglio. Ma sono fiduciosa, non solo siamo diventati un modello nazionale per il piano vaccinale, ma se prosegue così mi sento di aggiungere che per l’estate qui saremo tranquilli, e invito chi cerca un posto di villeggiatura a venirci a visitare”.
Vaccinazione di massa
La vaccinazione di massa, preceduta da uno screening collettivo, è stata decisa dopo che nel paese si erano registrati vari focolai di infezione e soprattutto erano state rilevate diverse varianti. Per questo motivo il Comune della provincia di Varese era stato inserito con ordinanza del 16 febbraio tra le ‘zone rosse’.
Il paese, che ha trascorso 15 giorni in fascia rossa, ora è in zona arancione scuro come il resto della Lombardia
L’Ats Insubria ha in seguito messo in campo azioni straordinarie di prevenzione, dando avvio, con la collaborazione delle Asst, a uno screening di massa con tampone molecolare, così da isolare tempestivamente i casi positivi e fermare la diffusione del contagio.
Quindi, a seguito di valutazioni effettuate con la Regione, è stata definita una specifica strategia vaccinale che tiene in considerazione la particolare collocazione geografica di prossimità con la Svizzera e l’alta presenza di frontalieri che possono entrare più facilmente in contatto con varianti del virus.
Vaccinato l’80% dei maggiorenni
“Se contiamo il personale sanitario e altre categorie che erano già state vaccinate in precedenza – ha aggiunto la sindaca – possiamo concludere che l’80% degli abitanti ha avuto la prima dose di vaccino: non possiamo che essere più che soddisfatti”.
Quintiglio nei giorni della vaccinazione ha trascorso quasi tutto il suo tempo nel punto vaccino allestito nella palestra della scuola media del vicino comune di Saltrio, per accogliere i suoi concittadini. “È andato tutto benissimo, non posso nascondere che eravamo un po’ preoccupati trattandosi di grandi numeri, ma tutto era stato predisposto per ogni emergenza, da una squadra di rianimatori all’elisoccorso. Invece non c’è stato bisogno di nulla”.
Da zona rossa ad arancione scuro
I vaccini usati sono stati quelli di Moderna e AstraZeneca. Chi ha ricevuto il primo sarà richiamato entro fine mese, per gli altri ha spiegato la sindaca, si deve ancora decidere. Nel frattempo il paese, che ha trascorso 15 giorni in fascia rossa, da venerdì è, e rimarrà, in zona arancione scuro come il resto della Lombardia. “Da questo punto di vista nessun cambiamento, nessuna apertura anticipata o altro, almeno fino a fine mese – ha detto Quintiglio. Se vogliamo davvero diventare ‘Covid free’, dobbiamo continuare a seguire tutte le disposizioni”.
tvsvizzera.it/fra con ATS
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