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L'ombra dell'amianto sull'incendio a Pomezia

Ci vorranno almeno due giorni per valutare i danni e l'impatto dell'incendio che ieri ha distrutto un deposito di rifiuti industriali a Pomezia, località a sud di Roma, un rogo sul quale aleggia la paura legata all’amianto, che si sospetta possa essere contenuto nel tetto dei capannoni bruciati.

Questo contenuto è stato pubblicato il 06 maggio 2017 minuti
tvsvizzera.it/Zz con RSI (TG del 06.05.2017)
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Sulle cause del rogo indaga la procura di Velletri, e che ha sprigionato una densa colonna di fumo nero rendendo l'aria irrespirabile a causa della plastica e dei materiali riciclati bruciati.

Per sicurezza è stata disposta la chiusura di scuole e uffici nelle vicinanze, ma sono stati  21 i comuni coinvolti e per i quali la popolazione è stata invitata dalla sindaca di Roma Virginia Raggi a restare in casa con le finestre ben chiuse,  anche per la possibile presenza di amianto nei tetti dei capannoni.

Adesso bisognerà valutare gli effetti dell'incendio sul terreno, sulle coltivazioni, mentre è stato disposto il divieto di pascolo per gli animali delle fattorie della zona. Ed è già polemica sul sindaco di Pomezia Fabio Fucci, per le inascoltate denunce, dicono i residenti, sui rifiuti che si accumulavano anche al di fuori dei capannoni preannunciando l'incidente, puntualmente accaduto.

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