Terra dei fuochi, “si continua a sversare”
L'abbandono di rifiuti tossici prosegue, denuncia don Maurizio Patriciello, parroco di Parco Verde a Caivano; "Non ci sono controlli né bonifiche"
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Terra dei fuochi, don Maurizio Patriciello: “si continua a sversare”
“Nella terra dei fuochi si continua a sversare rifiuti tossici”. A denunciarlo è don Maurizio Patriciello, parroco del quartiere Parco Verde di Caivano.
“Non ci sono controlli. Non ci sono bonifiche. E le Istituzioni, pur sapendo, preferiscono girarsi dall’altra parte”. Lo fanno da vent’anni. Da quando furono secretate le dichiarazioni dei primi pentiti.
“Carmine Schiavone indicò esattamente i luoghi dove venivano sepolti i rifiuti tossici. Ma nessuno ha fatto niente. Hanno aspettato di veder morire i nostri figli. Gaetano Vassallo ha detto che la terra friggeva, che i topi morivano all’istante. Ma ha detto anche che non era da solo. Che sono stati in tanti ad arricchirsi”.
Tanti a ignorare il grido di dolore delle mamme della Terra dei fuochi. Sono loro a rompere oggi la coltre di omertà e indifferenza, a denunciare.
“Ci siamo unite in un’associazione”, dice Anna Magri, la mamma del piccolo Riccardo morto per una leucemia diagnosticata al sesto mese di vita. “Siamo noi a chiamare le forze dell’ordine quando vediamo qualcosa che non va, automezzi e movimenti strani. Tutto questo mentre la politica locale pensa ad altro”.
Don Maurizio Patriciello e Anna Magri ci hanno accompagnato per le Terre dei fuochi, nella zona di Giugliano, Afragola, Succivo, Caivano e Marcianise, dove le fiamme si levano improvvise, specie di notte, diffondendo fumo e fetore, consumando scarti d’ogni tipo. Dove si muore per tumore e leucemia. “Dove c’è disperazione ma mai rassegnazione. Perché noi lotteremo per la nostra terra e chi ci governa”, conclude don Patriciello, “deve rimboccarsi le maniche e fare il proprio dovere. Senza eroismi. Solo il proprio dovere”.
Raffaella Fanelli
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