Un algerino fermato a Salerno produceva documenti falsi che sarebbero stati usati dai terroristi di Parigi e Bruxelles
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Un algerino implicato in una rete che produceva documenti falsi — i quali sarebbero stati usati dai terroristi di Parigi e Bruxelles — è stato arrestato oggi, sabato, a Belizzi, in provincia di Salerno. L’uomo, Djamal Eddine Ouali, era nelle mire di un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità del Belgio. La polizia lo ha trovato al termine di un’indagine degli uomini della Digos di Roma e dell’antiterrorismo.
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Il suo nome era emerso nel 2015 a seguito di perquisizioni a Saint-Gilles, un quartiere di Bruxelles, quando furono sequestrate mille immagini riferibili a falsi documenti d’identità. Analizzando il materiale, è emerso che tra questi c’erano gli alias di tre terroristi del gruppo che ha progettato e realizzato gli attacchi di Parigi e Bruxelles. Si tratta di Soufiane Kayal, alias utilizzato da Najim Laachroui, uno dei due kamikaze dell’aeroporto di Bruxelles; Samir Bouzid, alias utilizzato da Mohammed Belkaid, l’uomo rimasto ucciso nel blitz che ha portato alla cattura di Abdeslam Salah; e Yassine Baghli, alias utilizzato dallo stesso Salah.
Intanto gli inquirenti belgi hanno annunciato di aver accusato formalmente tre uomini di atti di terrorismo in seguito agli attacchi all’aeroporto e alla metropolitana di Bruxelles. Le autorità hanno confermato che 24 delle 28 vittime sono state identificate. Dei 340 feriti negli attentati 101 sono ancora ricoverati, 62 dei quali in terapia intensiva e 32 in un centro per grandi ustionati. Gli organizzatori della “marcia contro la paura” indetta per domani, domenica, nella capitale belga hanno annullato l’evento, dando seguito alla richiesta del ministro dell’interno e del sindaco di Bruxelles che hanno messo in evidenza il pericolo sicurezza.
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