Il cardinale Angelo Becciu, lascia la Congregazione delle cause dei Santi rinunciando ai diritti del cardinalato. Una prima nella storia recente.
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Dimissioni inattese, legate molto probabilmente allo scandalo dell’immobile di Londra (acquistato qualche anno fa per circa 200 milioni di euro), su cui indaga la magistratura vaticana. Una vicenda che aveva già portato alla sospensione di cinque alti funzionari, tra cui il responsabile dell’antiriciclaggio.
Scandali
C’e’ anche l’utilizzo dei soldi dell’Obolo di San Pietro, il fondo raccolto per le opere di aiuto ai poveri, fra i motivi delle improvvise dimissioni del cardinale Angelo Becciu: lo sostiene l’Espresso, in un’anticipazione del numero in uscita sabato.
Secondo il settimanale, c’era “un vero e proprio metodo che ha contraddistinto la Segreteria di Stato sotto la direzione del cardinale Angelo Becciu”. Cosa che non e’ piaciuta a papa Francesco. L’allora monsignor Becciu aveva affidato “l’intera cassa vaticana al finanziere Enrico Crasso, ex Credit Suisse”, il quale “ha indirizzato gli investimenti vaticani verso fondi speculativi con sede in paradisi fiscali”.
Inoltre, da sostituto della segreteria di stato, Becciu “avrebbe chiesto e ottenuto per ben due volte dalla Conferenza Episcopale Italiane e una volta dall’Obolo di San Pietro un finanziamento a fondo perduto in favore della cooperativa Spes, braccio operativo della Caritas di Ozieri, provincia di Sassari, di cui titolare e rappresentante legale è il fratello Tonino”.
Nessuna spiegazione ufficiale
Il 72enne cardinale di origini sarde, era dunque uno degli uomini più fidati di Papa Francesco, uno dei prelati più influenti in Vaticano. Con uno stringatissimo annuncio, all’interno del bollettino della sala stampa vaticana, la Santa Sede ha confermato l’uscita di scena del porporato.
“Il Santo Padre ha accettato la rinuncia della carica di Prefetto della Congregazione delle cause dei Santi e dai diritti connessi al cardinalato, presentata da Sua eminenza il Cardinale Giovanni Angelo Becciu”. La nota si conclude così senza nessuna ulteriore spiegazione del Pontefice sulla decisione del Cardinale che era stato nominato nel 2011 da Benedetto XVI quale sostituto della Segreteria di Stato, poi riconfermato nel ruolo dall’attuale Papa che lo nomina, nel 2018, Prefetto della Congregazione per le cause dei Santi.
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