L’Italia riapre lentamente dal 26 aprile
In diverse regioni italiane, a partire dal 26 aprile verranno revocate molte delle restrizioni attualmente in vigore, anticipando così di qualche giorno la scadenza precedente (l’inizio di maggio).
Lo ha annunciato venerdì il Presidente del consiglio Mario Draghi, parlando di un “rischio ragionato” alla base di questa decisione. In particolare, in funzione della situazione pandemica, le regioni potranno tornare in fascia gialla, quindi a basso rischio.
Mario Draghi ha pure illustrato un percorso di riaperture progressive: il 15 maggio riapriranno le piscine e le spiagge, il primo giugno le palestre, il primo luglio potranno svolgersi fiere ed eventi.
Una delle novità è che ci si potrà ricominciare a spostare tra aree “gialle”, mentre per le altre zone occorrerà una sorta di pass sanitario. Per quanto riguarda l’ingresso dall’estero non ci sono ancora dettagli. Al momento, dunque, resta in vigore l’obbligo di esibire un risultato negativo al test anti-Covid e osservare 5 giorni di quarantena, salvo casi di comprovata necessità.
I dati che verranno presi in considerazione per stabilire quali regioni si troveranno in fascia gialla, scrivono i media italiani, saranno quelli del monitoraggio del 23 aprile. Al momento, si legge sul sito del Corriere della sera, non è previsto uno slittamento dell’orario del coprifuoco che rimane alle 22.
Il governo con questa decisione, basata su dati scientifici, ha preso un rischio ragionato sui dati, in miglioramento, dalla pandemia – ha affermato Draghi – , “ma si fonda sull’idea che le regole (distanziamento e uso della mascherina) verranno rispettate”.
Altri dettagli nel servizio del nostro corrispondente da Roma:
tvsvizzera.it/fra con RSI
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