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Maxi manovra italiana per ripartire

UN primo piano del premier Giuseppe Conte durante il suo intervento per spiegare la maxi manovra.
Un ombrello da 55 miliardi per proteggere imprese, famiglie e lavoratori dai danni del Coronavirus, che hanno rapidamente superato i confini dell'emergenza sanitaria. Keystone / Filippo Attili / Handout

Mercoledì sera il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla maxi manovra da 55 miliardi per il "Rilancio" dell'economia. Per il premier Giuseppe Conte il decreto equivale a due manovre di bilancio. E diventa la "premessa per concretizzare la ripresa".

Un ombrello da 55 miliardi per proteggere imprese, famiglie e lavoratori dai danni del Coronavirus, che hanno rapidamente superato i confini dell’emergenza sanitaria. Nella maxi-manovra si confermano i capisaldi degli interventi, dai fondi alla sanità e alla protezione civile al rinnovo di tutti gli ammortizzatori sociali, con l’accelerazione della Cig e il bonus autonomi che arriverà in automatico, fino alla creazione di un bonus per colf e badanti e di uno strumento ad hoc, il Reddito di emergenza, per le famiglie più in difficoltà. 

Tante le misure per accompagnare la ‘Fase 2’, dai bonus per favorire mobilità alternativa ai mezzi pubblici nelle grandi città (ed evitare assembramenti nelle ore di punta), a sconti e incentivi per adeguare i posti di lavoro alle nuove norme sulla sicurezza anti-Covid fino all’Iva sulle mascherine, azzerata per tutto il 2020.

Ecco i punti principali della manovra.

Sostegno ai redditi

Primo impegno del governo quello di rifinanziare ma anche accelerare l’arrivo dei sostegni al reddito. Tempi più rapidi per la Cig (altre 9 settimane) e anche per quella in deroga, che non passerà più dalle Regioni ma direttamente dall’Inps. L’istituto in 15 giorni dalla domanda erogherà un anticipo del 40% dell’assegno. L’indennità per gli autonomi sarà automatica e sempre di 600 euro per la mensilità di aprile, mentre la terza mensilità salirà a 1000 euro ma per i più danneggiati. Stanziati quasi 4,5 miliardi.

Sostegno alle famiglie

Mano tesa alle famiglie, ancora alle prese con le scuole chiuse fino a settembre. I giorni di congedo speciale al 50% passano da 15 a 30 che si potranno chiedere, però, fino a fine luglio. Raddoppia anche il bonus babysitter (1’200 euro, 2’000 per sanitari e forze dell’ordine) che si potrà usare anche per pagare i centri estivi. Le famiglie con redditi fino a 36’000 euro avranno anche una ulteriore detrazione di 300 euro. I genitori potranno anche chiedere di proseguire con lo smart working, a patto però che a casa non ci siano mamma o papà o perché non lavorano o perché beneficiari di sostegni al reddito.

Sostegno alla scuole

Il decreto stanzia un miliardo e mezzo tra lavori di ristrutturazione degli edifici scolastici e stabilizzazione di 16’000 insegnati. Previsti anche fondi specifici, quasi 40 milioni, per la pulizia delle aule e i dispositivi di protezione per prof e studenti che torneranno in classe per sostenere, tra un mese, la maturità. In arrivo anche 1,4 miliardi per l’università.

Sostegno al turismo

Per non perdere la stagione estiva arriva un consistente pacchetto turismo che va dallo stop alla prima rata Imu per alberghi, ostelli, b&b, stabilimenti balneari, terme e campeggi al tax credit per chi sceglierà le vacanze in Italia, un buono fino a 500 euro per le famiglie con Isee fino a 40’000 euro, da spendere in parte nelle strutture ricettive e in parte da scontare dalle tasse. Per aiutare bar e ristoranti a rispettare le distanze anti-contagio sospesa anche la tassa sull’occupazione aggiuntiva del suolo pubblico per i tavolini all’aperto. Previsti anche 100 milioni per i Comuni per il buco della tassa di soggiorno.

Sostegno alle imprese

Alle imprese arrivano tre diversi aiuti in base ai ricavi, ma quasi tutte (con l’esclusione di quelle sopra i 250 milioni di ricavi, meno di mille imprese) non dovranno passare alla cassa a giugno per la rata Irap. La cancellazione vale circa 4 miliardi che si aggiungono ai circa 6 per i ristori a fondo perduto sotto i 5 milioni (minimo 1000 euro, calcolati sulla base delle perdite, al 20-25-10%). Per le imprese più piccole ci saranno anche sconti sulle bollette (appostati 600 milioni) e il credito d’imposta sugli affitti al 60% esteso a tutte le aziende. Per le attività di medie dimensioni, tra 5 e 50 milioni, ci sarà un mix di incentivi fiscali agli aumenti di capitale e la possibilità di un intervento di Invitalia con un nuovo ‘Fondo patrimonio Pmi’.

Sostegno alla mobilità

Si moltiplicano gli incentivi green, da quelli per la mobilità (500 euro per bici e monopattini) al rafforzamento di ecobonus e sismabonus, al 110% se i lavori consentiranno un salto di due classi di efficienza. Per la mobilità arrivano anche rimborsi degli abbonamenti ai mezzi pubblici e fondi per le aziende del trasporto locale.

Ecco il servizio del nostro corrispondente da Roma:

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