Nel naufragio del il 18 aprile 2015 morirono 700 migranti; continuano intanto gli sbarchi: 498 profughi in Calabria, 621 in Sardegna
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È stato recuperato il barcone che si era inabissato il 18 aprile di un anno fa al largo delle coste libiche provocando la morte di 700 migranti. Il relitto, spiega in un comunicato la Marina militare italiana, è stato agganciato a 370 metri di profondità, sollevato dal fondale e trasportato ad Augusta. Verrà poi collocato all’interno di una tensostruttura refrigerata, lunga 30 metri, larga 20 e alta dieci.
Mercoledì, intanto, 498 profughi (tra cui 91 minorenni non accompagnati) sono stati tratti in salvo da un’imbarcazione irlandese e accompagnati nel porto di Corigliano Calabro. In Sardegna, martedì, sono sbarcate 621 persone a Cagliari, che si aggiungono alle 737 di domenica.
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