Sette centri specializzati, 1’500 impiegati e un investimento di un miliardo e mezzo di euro sono le cifre attorno cui ruota l’ambizioso progetto di Human Technopole, il grande polo scientifico per la ricerca contro il cancro e le malattie degenerative che sorgerà su una parte dell’area dove si è tenuto Expo 2015 a Milano.
Ma su modalità e fini dell’impresa non c’è unanimità nella comunità scientifica. Fa per esempio discutere il fatto che la conduzione della ricerca sul genoma umano sia stata affidata direttamente dal governo Renzi all’Istituto Italiano di Tecnologia, insieme alle tre università ambrosiane. È infatti mancato un bando di concorso e una valutazione sui possibili progetti migliori.
Alcuni correttivi sono stati posti in corso d’opera ma resta l’impressione che da parte della politica si sia voluto bruciare le tappe per evitare critiche relative al fatto che la superficie occupata da Expo 2015 sia sostanzialmente ancora inutilizzata.
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