Allarme ghiacciaio rientrato in Valle d’Aosta
In Valle d'Aosta, sono rientrati nella norma i parametri di allerta (flusso dell'acqua e sbalzi termici) per il ghiacciaio di Planpincieux, sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco. Il Comune di Courmayeur ha disposto un progressivo allentamento delle misure di protezione civile. Rimarranno tuttavia vuote la trentina di abitazioni fatte evacuare giovedì nella bassa Val Ferret.
A lasciare le case, per il pericolo che crollasse una porzione del ghiacciaio di un volume pari a quello del Duomo di Milano (500’000 metri cubi), erano stati 15 residenti e 60 altre persone, segnatamente turisti, inizialmente accolti nel palaghiaccio di Courmayeur con la collaborazione della Croce Rossa.
Da giovedì è chiuso e resta chiuso il principale accesso viario alla vallata, ma una strada alternativa a senso unico alternato regolato da semafori -finora riservata a soccorritori, forze dell’ordine e personale dei servizi essenziali- è adesso aperta anche a proprietari e affittuari di immobili e ai lavoratori. Da domenica mattina il permesso sarà esteso a categorie come taxi e veicoli con guide alpine e della natura.
L’allerta di mercoledì
L’allerta era scattata a causa di una massa di 500’000 metri cubi delineatasi come “nuovo settore” del ghiacciaio -avevano spiegato mercoledì scorso i tecnici della Regione Valle d’Aosta e la Fondazione montagna sicura”- ciò che comporta una nuova determinazione delle zone a rischio. Inoltre, erano stati rilevati “trend anomali di temperature”, con un rialzo già atteso l’indomani.
Dal 24 settembre al 13 novembre 2019, un tratto della Val Ferret era stato chiuso per il pericolo di crollo di una porzione da 250’000 metri cubi.
La situazione a rischio era stimata in almeno tre giorni, e le persone che si trovano al di fuori delle zone rosse e gialle sono potute rimanere in Val Ferret purché avessero scorte alimentari per tale periodo.
La nuova situazione
Anche se ora tutti i sei parametri di monitoraggio del ghiacciaio di Planpincieux sono in “codice verde” resta un punto critico: “sulla base delle evidenze morfologiche e di monitoraggio delle velocità superficiali non si evidenzia al momento il frazionamento del dominio da 500 mila metri cubi in porzioni minori”, si legge nell’ordinanza comunale di sabato.
Il frazionamento del blocco potrebbe portare a riaprire la strada comunale e togliere l’evacuazione. Nel pomeriggio di domenica è in programma una riunione tra il sindaco di Courmayeur Stefano Miserocchi e i tecnici.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.