A ispirare Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, sarebbero stati i servizi segreti russi, secondo quanto sostiene l’inchiesta giornalistica pubblicata oggi dal New York Times. In definitiva per il quotidiano statunitense il celebre hacker, che si trova confinato nell’ambasciata ecuadoregna di Londra, sarebbe eterodiretto da Mosca allo scopo di colpire gli interessi USA.
A testimonianza di questa tesi sarebbero i numerosi documenti pubblicati nel 2010 sul web con cui si fece conoscere Wikileaks e che riguardavano in particolare le operazioni americane in Afghanistan e Iraq. Incidenti provocati dai militari statunitensi, violenze e arresti sommari e violenze sui civili vennero portati alla luce attingendo da fonti riservate.
Ma negli ultimi mesi il bersaglio privilegiato di Wikileaks, in sintonia con numerosi hacker russi, è il partito democratico e la sua candidata alla Casa Bianca Hillary Clinton che a loro dire avrebbero tramato per escludere dalla corsa alla presidenza Bernie Sanders. Da sottolineare comunque che l’inchiesta giornalistica è stata condotta da una testata “liberal” vicino ai democratici.
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